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TACKLE DURO – Il derby dei media sulla Milano spaccata in due

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L’Inter festeggia da una settimana e acuisce le sofferenze del Milan e dei milanisti, che ora frenano l’arrivo di Lopetegui, dal lato nerazzurro invece è il periodo più bello.
Redazione Derby Derby Derby

Simone Inzaghi non va ai microfoni perché lascia spazio a Farris, lo chiamano Demone pure negli studi di Sky, la parata dell’Inter è durata 12 ore e qualcuno dice “mai nessuno ha festeggiato così uno Scudetto”, scordandosi che un anno fa a Napoli abbiamo visto scene allucinanti e pure una nave da crociera sfrecciare per il centro città. Per non parlare del circo Massimo dove a portare in piazza più di un milione di persone ha aiutato anche la notizia che ci sarebbe stata la Ferilli.

Oggi però Milano si sveglia spaccata in due

I tifosi rossoneri sono in subbuglio contro Lopetegui che dovrebbe essere il nuovo allenatore dopo Stefano Pioli. Una scelta che non scalda il cuore anche perché nei mesi scorsi era venuto a galla la possibile pista che portava ad Antonio Conte che in Italia è sempre una garanzia di successo a breve termine. E oggi la grande voglia della Milano rossonera è prendersi una rivincita sull’Inter. Sicuramente Theo Hernandez non è contento di essere stato dipinto come un cane, sfottò ricevuto da Dumfries che a parti invertite avrebbe fatto gridare allo scandalo. Ma non si può vincere subito e a comando, neanche Conte ha vinto appena arrivato all’Inter e ha dovuto aspettare che alla Juve andasse via Sarri. Quindi anche i tifosi del Milan sono troppo nervosi se pensano di poter contrastare le vittorie dell’Inter con un nome nuovo.

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Nel frattempo il NOPETEGUI sui social è un’arma a doppio taglio: perché Pioli te lo sei scordato ma è ancora in panchina, mentre il nuovo arrivato non è stato certo accolto con un benvenuto, insomma, un bel problema direbbe Orietta Berti, tutto da risolvere. Prima però che il Milan pensi anche alla squadra, perché anche se la colpa mediatica è tutta di Pioli, i giocatori da Calabria a Musa non hanno rubato l’occhio di critica e tifosi, tutti concentrati a distruggere Pioli, ma non a costruire il nuovo Milan. Oggi i tifosi chiedono un programma a Cardinale, ma dov’erano un anno fa quando dal Milan andava via Paolo Maldini?

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