NAZIONALI A OROLOGERIA...

TACKLE DURO – Il derby dei media sulla Serie A degli infortuni e delle sfortune

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La pausa Nazionali ci lascia incerrottati ma obbligati a giocare. Inter e Juve devono evitare il fallimento, il Milan si deve rialzare, il Napoli di Luciano prova la fuga

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

Tra le polemiche sugli infortuni in Nazionale, quelle di Kulusevski che dice che Conte e Allegri sono “totalmente diversi” e con le sirene francesi che tornano ad attirare Skriniar, ci siamo tolti dalle scatole (Vacanze di Natale) questo International break. Per noi godereccio ma del quale, francamente e con grande amore per gli azzurri, non se ne sentiva la mancanza. Già la stagione durerà un anno e mezzo, col Mondiale in estate nel deserto ma in mezzo al calendario tra Novembre e Dicembre. Noi a guardare, e poi ci si mette pure Nations League. Ok, ci ha ridato entusiasmo e un super Gigio Donnarumma. Ora comunque giocheremo le Final, ce la vedremo a giugno in Olanda: con i padroni di casa, la Croazia e forse la Spagna. Si può pure vincere, ma non siamo in Qatar e siamo depressi.

Graticola Brozo...

L’Inter è senza Brozovic per 4 partite, l’anno scorso ci si perse uno Scudetto quindi ovvio che Simone Inzaghi, già sulla graticola per lo scarso spettacolo offerto a Zhang e i suoi tifosi, non stia facendo i salti di gioia. Anche perché il sostituto Asllani non ha proprio terminato il rodaggio, considerando che il mister non lo ha mai fatto giocare con continuità, neanche degli spezzoni di partita. I tifosi hanno attaccato Zhang in giro per Milano ma i problemi dell’Inter sono anche in campo, con una squadra che deve ricompattarsi in difesa e con Mancini che in azzurro ha evidenziato la miglior forma di Acerbi su Bastoni. Nerazzurri in bufera, e all’orizzonte c’è José Mourinho.

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Maignan si è fatto male e al Milan devono chiamare Tatarusanu per la Champions tanto che qualcuno ha parlato della “maledizione Allegri” dopo le lamentele a Sconcerti. Il girone non è impossibile ma Magic Mike dà garanzie che altri estremi non danno, ovvio che Maldini e Pioli ci siano rimasti male e abbiano intonato “uomini soli” dei Pooh, il ritornello. La sconfitta col Napoli non ha scalfito la convinzione della Pioli band, celebrato anche in Laver Cup da Djokovic. Per il resto sui media ci siamo annoiati, orfani anche delle trasmissioni tv, abbiamo chiacchierato, consumando le polemiche sulle possibili brutte situazioni di Juve e Inter. Almeno una, alla fine della stagione, dovrà affrontare una disfatta.

Il calcio avrebbe bisogno di riforme, la Juve ha passato una settimana dove si sono rincorse le voci sulle possibili dimissioni di Nedved. Con un punto interrogativo su Il Messaggero, poi il solito pissi-pissi-bau-bau, ma alla fine nel mirino degli azionisti c’è solo Agnelli per le maxi perdite in cassa, 554 milioni in tre anni e l’operazione Cr7 mai sostenuta, dall’idea di volare a quella di cadere, come Icaro troppo vicino al (Re) sole. Neanche lui ha mai vinto una Champions League. Ci sarebbe anche spazio per la foto polemica di Immobile, beccato mentre decide di non salire sull’aereo. Aveva già un problema, ci ha provato, non ce l’ha fatta. Eroe.

Sabato ci si rituffa sul campionato con una giornata ricca e interessante. Gioca il Napoli col Torino, il Milan a Empoli alle 20.34. E c’è la sfida tra Inter e Roma. Domenica sera la Juve in casa col Bologna, che ha cambiato allenatore come il Monza… Udinese e Atalanta seguono la stella cometa e provano a brillare, chissà se il loro scintillare durerà per tutto l’anno. Le romane arrancano, il Milan si scopre incerottato e Luciano può provare a scappare con l’Inter e Juve settime e ottave. Tempi cupi in maniera trasversale. Anche sui giornali, che si tingono d’azzurro per la bella vittoria in Ungheria (non capitava dal 1933). Ma ci sono anche i nostri mali e le nostre passioni. “Inter, Asllani per forza”, si legge su Tuttosport, nel frattempo “Brozovic torna per la Juve”. Quest’anno sono tutti di rincorsa.

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