RISCHIO ZERO TITOLI

TACKLE DURO – Il derby dei media sull’Ammutinamentus

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Nessuna teoria del complotto ma solo una curiosa congiuntura temporale: appena a gennaio i giornali hanno parlato di rinnovo per Allegri la squadra ha fatto 7 punti in 8 partite, che casualità…
Redazione Derby Derby Derby

di Roberto Dupplicato -

Chiesa e Vlahovic non sono proprio due estimatori del non giuoco di Massimiliano Allegri, Vlahovic non ne parla mai e la sua esplosione di domenica ricorda la gomitata di Di Maria col Monza: cioè tra nazionale e squalifica io mi piglio un mese di vacanza. Ovviamente non è così, Dusan era in trance agonistica e non ha realizzato che mandando a quel paese 19 volte di fila l’arbitro sarebbe stato espulso. Il serbo non sorrideva neanche quando a Gennaio segnava ogni 10 minuti, forse perché i suoi goal hanno contribuito ad accrescerne l’aura mistica e magica che accompagna il santone del gabbione di Livorno ogni volta che parla di calcio senza parlarne. Federico gliel’ha detto in via trasversale appena è andato in Nazionale, quando con la Macedonia abbiamo vissuto un quarto d’ora di “black out” e abbiamo avuto di nuovo paura. A quel punto Federico Chiesa è andato ai microfoni Rai e ha parlato a tutti, ma facciamo un gioco: facciamo finta che le parole di Chiesa siano solo per Allegri. Pronti? Leggete.... “Black out e due gol della Macedonia? È solo voglia di giocare a pallone e ci sta anche subire gol. Come vuole il mister siamo propositivi e ogni tanto puoi prendere delle ripartenze. Oggi abbiamo dimostrato di voler dominare il gioco, il risultato lo meritiamo". Praticamente ogni singola parola è un concetto anti allegriano.

“Perché tanto poi alleno io”

Per Matteo Zorloni di Qsvs Allegri non è un allenatore ma un gestore, e ha ragione, perfetto per lui sarebbe il ruolo da CT ma se l’è preso Luciano Spalletti, che l’anno scorso lo ha battuto in campionato dopo averci litigato varie volte, sempre di più. A inizio anno Zazzaroni, il giornalista più informato su Max tanto che diede lo scoop della Juve su Lukaku (e anche qui Vlahovic avrà gradito) a inizio stagione da Pressing aveva detto “se ne va”. Ma Max ha altri 7 milioni di motivi per restare ancora un anno, sarà il club a doverlo salutare magari transando e scordandosi di lui, perché l’Allegri bis tra sconfitte col Maccabi e umiliazioni dall’Inter, è stato un disastro.

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E anche Allegri alla Juve è stato nervoso, meno spavaldo del solito, ha detto all’Inter “siete delle emme e tanto arrivate sesti”, il suo secondo ha detto a Spalletti “pelato di m, ti mango il cuore”. Allegri ha protestato con gli arbitri e con i giornalisti, ha preso multe e rimproveri ma in tanto parlare non ha vinto nulla: “è ci sarà un motivo se uno non vince mai, Dio santo!” diceva quando aveva la Juve nettamente più forte delle altre squadre di A e, insomma, faceva il gradasso sfruttando la sua posizione di forza, ma appena non è stato più l’unico favorito, pufff, non ha vinto più nulla. E ha cominciato a parlare di arbitri e di altre cose assurde.

Rischia di restare a Zeru tituli pure quest’anno perché l’Atalanta di Gasperini, un altro che non ha mai vinto neanche la coppa del nonno e che quindi vuole lasciare una traccia nel suo bianco palmares, vuole la portaombrelli. Poi è arrivato Tudor e magari ora la Lazio si ricorda come si gioca a pallone. Certo, Sarri si è dimesso e Allegri non lo farà mai, ma è curioso che appena sui giornali si è parlato di “rinnovo” la squadra abbia frenato clamorosamente. Eravamo a gennaio e lui sembrava un “villain” dei film di Scorzese. Ha detto che quelli dell’Inter sono ladri, ha detto che la Juve era come Sinner, faceva le smorfie dando a Marotta e Co. dei “permalosi” e incendiava la sala stampa. Ma appena lui ha cominciato a fare così il simpatico, la squadra non ha vinto praticamente più.

Ovviamente nessuno può dire che i calciatori abbiano giocato col freno a mano, perché sarebbe un processo alle intenzioni e nessuno potrebbe dirlo o scriverlo, quindi ripetiamo: qui non si sta dicendo che la squadra abbia giocato contro l’allenatore, assolutamente, non è una cosa che si potrebbe dire. Solo che, i casi della vita, appena si è parlato di rinnovo di Allegri la squadra ha clamorosamente frenato in classifica. Serviva ribadire il concetto temporale perché qui nessuno ha detto che da quando i giornali hanno parlato di rinnovo di Allegri la squadra ha frenato clamorosamente, ma nessuno può dire che gli stiano giocando contro. Assolutamente.

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