PREMIER ON FIRE

TACKLE DURO – Il derby dei media sulle indagini sul City come quelle per la Juve

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L’inchiesta della Premier sui conti della squadra di Guardiola sbugiarda tutti i complottari da osteria che gridano allo scandalo per la Juve: anche in Inghilterra c’è un’indagine a stagione in corso per i conti del club

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

Gli juventini perbene sono la maggioranza silenziosa della tifoseria bianconera: non si mettono a dire “disdico qua e disdico là” solo perché alla Juve hanno dato 15 punti di penalizzazione: ma si mettono a criticare l’operato dei propri dirigenti, leggono le intercettazioni e si fanno un’idea sulla moralità della gestione Agnelli e capiscono quella elementare regola per la quale, se passi col rosso la colpa è tua, non del vigile che ti fa la multa.

Anche loro...

Quindi leggere che anche in Premier League, il campionato più ricco e bello del mondo, arrivano indagini a stagione in corso che mettono nel mirino gli affari degli sceicchi che gestiscono il Manchester City, dev’essere stato un colpo mortale per quelli che si sono arrabbiati pure con il social media manager dell’Atalanta che aveva scritto “JuveSassuolontus” per parlare dei neroverdi, incappando in un innocuo errore da copia incolla.

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Innocuo non per gli ossessionati. Per l’indagine sul City rischiamo che quelli che pensano e parlano come Zampini stavolta non si riprendano più. Insomma, il chi sbaglia paga elevato all’ennesima potenza e che travalica i confini nazionali. Mica male questi inglesi che vengono in soccorso di Chinè. Perché capita solo qui che il procuratore federale venga insultato invece che rispettato. E che doveva fare se non far rispettare la legge? Girarsi dall’altro lato?

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Oggi lo chiedono alla giustizia come ieri Buffon e Chiellini lo chiedevano all’arbitro Oliver: non fischiarlo il rigore per il Real, facci vincere! Che miseria. Comunque anche in Inghilterra indagano, sono pronti a togliere punti e a tagliare titoli vinti sul campo, se al campionato ti sei iscritto in modo fraudolento. E non ci sono gli esperti di diritto britannico da social che ti spiegano come sia tutto un complotto contro di loro, come fanno - quei pochi - che hanno #disdettato (perché anche l’Italiano ha le sue regole e quindi loro parlano in modo diverso perché “l’Italia non ci meritaH!”). Addirittura si va indietro fino alla stagione 2018, quella nella quale in Italia Sarri spinse il Napoli a fare 91 punti (quelli della Juve di calciopoli, quelli che portarono Mughini a dire da controcampo “91 punti, teste di cazzo!”). Ebbene, quel Napoli meritava lo Scudetto ma lo perse in albergo quando Orsato non buttò fuori Pjanic. Roba non di conti, ma di audio, di var, di decisioni assurde e di un arbitro che dice poi “ero troppo vicino” manco fosse davanti a uno schermo del cinema. Uno nella realtà le cose le vede meglio da vicino: Orsato no, era troppo vicino.

Insomma, se qualcuno ha fatto magheggi con dei soldi bisognerebbe punire lui, e non club, tifosi e giocatori: però la legge è quella e anche in Inghilterra - ma tu pensa - sono pronti a colpire il club e non lo sceicco o questo o quel dirigente. Quelli del forum GiùlemanidallaGiuvendus staranno impazzendo… Ma in realtà i fatti inglesi potrebbero spingerli a ragionare che no, non può essere tutto un GOMBLODDOOOOO contro la Juve o non avrebbero investigato il City. Le persone normali, invece, pensano che dopo il City, indagato dal 2009, una bella investigata se la meriterebbe anche il PSG: se il calcio è del popolo, meglio colpire i denari che si muovono senza spiegare perché. Ovunque.

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