di Roberto Dupplicato -
TUTTI CONCENTRATI SOLO SULL'EUROPEO....
TACKLE DURO – Il derby dei media sull’Europeo degli addii
Acque agitate e valigie pronte, l’Europeo pieno di squadre abbassa il livello tecnico e alza quello dell’allerta saluti, coi calciatori pronti a dire addio all’Italia e non necessariamente per una questione di soldi. Come per Theo Hernandez, che dal ritiro della nazionale francese sta cominciando a soffrire di “mal di pancia” e dice di non “sapere nulla del suo futuro”, aprendo ad aste europee col Milan che fissa la base a 100 milioni. Theo è un fenomeno e lo è diventato anche perché il Milan ha saputo gestire il suo talento rendendolo un perno dei Bleus, che prima non lo consideravano. Ma ha visto Brahim Díaz andare a Madrid e alzare la Champions, ovvio che anche lui oggi abbia ambizioni diverse.
A Napoli le spine della rosa sono tante
Conte sembra aver portato entusiasmo solo in città e non nello spogliatoio: come se non bastasse il caso Di Lorenzo ora è scoppiata la grana Kvara. “Vuole giocare la Champions”, ha detto domenica il suo agente, spingendo il club a intervenire e a preparare un blitz in Germania per tenerlo stretto all’azzurro del Napoli e allontanare i 9 milioni a stagione del PSG. Difficile… Ci sarebbe pure il caso Osimhen ma sul nigeriano le piste sono arabe o londinesi, e mentre lui fa dirette Instagram i cui minaccia di svelare gli altarini della Nazionale africana, si dice che al Napoli potrebbe arrivare Lukaku, che ieri dall’ex allenatore azzurro Calzona ha avuto un benvenuto amaro all’Europeo.

Alla Juve si dice che Thiago Motta sia disposto a salutare Chiesa e ad accogliere Saelemaekers: fosse vero sarebbe da fare una riflessione sul nuovo allenatore, più facile che siano voci di mercato e titoli di giornali in questi giorni dove vale tutto. L’esterno punta a fare un grande Europeo per avere un rinnovo milionario, non arrivasse è pronto a lasciare la Juve a parametro zero: una bella sfida per Giuntoli che si ritrova a gestire problemi della gestione Allegri, che con Fede non aveva proprio legato… ma c’è già l’alternativa del Borussia Dortmund Adeyemi, che in avanti può giocare a destra e a sinistra, anche al post di Chicco.
All’Inter sembrano tutti contenti e felici, almeno così vengono dipinti dai giornali, ma non è sempre così: Dumfries è sbocciato un europeo fa, in Italia ha vinto e giocato la finale di Champions da titolare. Ora forse vuole provare a vincerla anche perché il ruolo di esterni di difesa è sempre tra i più richiesti, e uno come Denzel fa comodo a tutte le big d’Europa anche perché sa attaccare, fare gol è assist. L’Inter punta anche a fare cassa col giovane argentino Valentin Carboni, pompatissimo sui media, pronto all’esordio in Copa America e benedetto da Messi. Ha solo 19 anni ma può valere 40 milioni e, come dice Leo “ha un grande futuro”. Logico che l’Inter punti su di lui per fare cassa, che i soldi servono a tutti ma ai nerazzurri di più…
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