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Bielsa non si nasconde: la Spy Story contro i Rams è tutta colpa mia

di DDD – Il Leeds United si è scusato e ha accettato la sanzione da 377mila dollari (tanti soldi, 200mila sterline), per spiare i rivali inglesi del Derby County. La Football League non ha solo inflitto la multa, ma anche diffide ufficiali...

Redazione Derby Derby Derby

di DDD -

Il Leeds United si è scusato e ha accettato la sanzione da 377mila dollari (tanti soldi, 200mila sterline), per spiare i rivali inglesi del Derby County. La Football League non ha solo inflitto la multa, ma anche diffide ufficiali per il club, il manager del Leeds Marcelo Bielsa e un anonimo analista video del club. In ogni caso il Leeds, che è terzo in classifica in Championship (Seconda divisione) inglese, è sfuggito a una penalzzazione in termini di punti. Bielsa aveva ammesso l'invio di un membro dello staff del club per spiare Derby nei giorni precedenti la partita della squadra a gennaio. Dal canto suo il manager del Derby Frank Lampard aveva interrotto la sua sessione di allenamento, dopo che una "spia" con un binocolo era stata vista fuori terra. A svelare come sono andate le cose ci aveva poi candidamente pensato Marcelo Bielsa.

"È vero, c'era qualcuno del Leeds United ad osservare l'allenamento di Frank Lampard e la responsabilità di tutto questo è mia - ha spiegato il 'Loco' prima della partita -. Questa pratica non è illegale, lo abbiamo fatto pubblicamente e ne abbiamo parlato con la stampa". "Spio i miei avversari dal 2002, dalle qualificazioni al Mondiale con l'Argentina", ha aggiunto il tecnico. Quella tra Derby County e Leeds è  una rivalità che nasce a fine anni Sessanta. Brian Clough, che sarebbe diventato poi grandissimo con il Nottingham Forest due volte campione d'Europa, negli anni Ottanta allenava il Derby. Quel giorno arrivava il Leeds, il Dirty Leeds, con lui in panchina, Don Revie. Il manager del momento, un santone. Era il 27 gennaio 1968: Clough si veste elegante, con una bottiglia di vino nel suo ufficio. Tutto per accogliere i migliori. Giles, Bremner, Lorimer, e Revie.

Il pullman del Leeds si ferma 100 metri prima dell'ingresso, come vuole il manager, scaramantico. Clough è lì, ma arriva Revie e il giovane manager del Derby County gli porge la mano in segno di saluto. Dall'altra parte, un rifiuto, solo indifferenza. Da quel momento, battere Revie divenne una promessa, un'ossessione per Clough che, evidentemente, non era nato per essere ignorato. Il Leeds United vinse 2-0 quel match, fra il fango e la rabbia di Derby. Ma quell'ossessione per l'avversario fu probabilmente la chiave di tutti i futuri successi di Brian Clough. Con la rivalità arrivata sino ad oggi fra i due club.

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