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di Serena Calandra – Gattuso e Spalletti, al derby arrivavano in condizioni diverse. Il primo ha vissuto il pre partita in un atmosfera nettamente piu serena, favorevole nello stato della squadra e dunque nei pronostici; il secondo carico di...

Serena Calandra

di Serena Calandra -

Gattuso e Spalletti, al derby arrivavano in condizioni diverse. Il primo ha vissuto il pre partita in un atmosfera nettamente piu serena, favorevole nello stato della squadra e dunque nei pronostici; il secondo carico di pressione, ansia e con una rosa fuori forma che lo portava a sentire chiaramente la campanella d’allarme tra l'assenza di Icardi e l'umore sottoterra.

Il predominio era rossonero cosi come la convinzione data dalla realtà che il Milan di Gattuso non avrebbe potuto subire o patire il match contro quell'Inter cosi sofferente. Detto fatto la smentita, Spalletti ha letto bene la partita, ha fatto quello che doveva fare: strigliare i suoi e rimetterli nella retta via.

Il match del dentro/fuori il tecnico nerazzurro se l'è giocato in tutto e per tutto:“ La squadra ha fatto tutto in modo perfetto. Ha vinto una grande partita contro un grande avversario. La città di Milano deve essere fiera di un derby del genere. Abbiamo scelto bene i momenti quando staccare, loro sanno fare girare palla nella trequarti con grande preparazione. La partita è stata difficile. Quello che fa la differenza è la qualità dei calciatori. Durante la settimana ho mostrato loro la partita d'andata per metterli di fronte alla realtà: era possibile vincerla. Per me doveva essere l'ultima cena, pazienza ce ne sarà un'altra".

L'amarezza del Ringhio dall’altro lato risponde alla piccola e sostanziale considerazione che mostra un Milan implacabile, capace di lottare su ogni pallone, determinato fino alla fine forse troppo : “La partita non è stata giocata male. C'è stato un errore ed è stato l'atteggiamento. Siamo stati un pò passivi sotto alcuni aspetti. Abbiamo interpretato la partita nel modo sbagliato. Loro si sono presi troppo campo. L'Inter non attraversava un buon momento ma sa abbinare la tecnica con tattica. Nonostante tutto abbiamo avuto orgoglio e risposto con una grande reazione. Sono deluso non solo perché ho perso un derby ma sono rammaricato per quello che ho visto tra i miei giocatori. Umanamente mi dispiace. Nei prossimi giorni parlerò su questa situazione. La mancanza di rispetto non la accetto". Fortunatamente non ho visto la scena altrimenti mi sarei messo tra loro”.

Un derby giocato dentro e fuori dal campo, che principalmente ha rispecchiato perfettamente il carattere dei due tecnici e che ancora una volta ha premiato la furba pacatezza di chi osserva in silenzio e spera in un miracolo!.

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