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Basket, Eurolega 2025/2026: dove vederla in diretta TV e streaming LIVE gratis

Redazione Derby Derby Derby
Tutti a caccia del Fenerbahce campione in carica. Martedì inizia l'Eurolega, il torneo continentale di basket più prestigioso che vede anche Olimpia e Virtus ai nastri di partenza. Scopri come vedere l'Eurolega 2025/2026 in diretta streaming...

Tutto pronto sui più importanti parquet continentali per l'edizione 2025/2026 dell'Eurolega di basket. Via alla regular season martedì 30 settembre con final four prevista il 25 maggio all'Etihad Srena di Abu Dhabi. Questa edizione dell'Eurolega, che vede il Fenerbahce difendere il titolo vinto lo scorso anno contro il Monaco, entra nella storia per essere la prima che vedrà ai nastri di partenza un team non europeo, ovvero il Dubai Basketball. Ma c'è di più: con Bet365 puoi seguire l'Eurolega 2025/2025GRATUITAMENTE IN STREAMING LIVE SU BET365 in modo semplice e immediato. Per scoprire come fare continua a leggere l'articolo.

Dove vedere tutta l'Eurolega 2025/2026 in diretta TV e in streaming LIVE

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Chi vincerà l'Eurolega? Ecco le favorite.

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Il Fenerbahçe si presenta come la squadra da battere dopo il titolo conquistato lo scorso anno. Con Šarūnas Jasikevičius in panchina, allenatore in grande ascesa in Europa, il club turco ha confermato il suo status da contender assoluto. In campo spiccano Brandon Boston Jr., Tarik Biberović e Jilson Bango (nuovo centro elettro-fisico) accanto a Melih Mahmutoğlu, che garantisce leadership e tiro dall’arco. Il mercato non ha portato rivoluzioni ma conferme mirate, segno di un progetto solido che punta ancora una volta al titolo.

Il Real Madrid rimane una delle corazzate storiche dell’Eurolega, con un roster ricco di talento e profondità in ogni ruolo. Sotto la guida tecnica esperta, il Madrid può contare su Trey Lyles, Mario Hezonja e Gabriel Deck per generare flessibilità offensiva, mentre Theo Maledon (nuovo innesto) porta freschezza in regia. Le rotazioni sono ampie e permettono di affrontare il doppio impegno senza perdere qualità, e questo rende i blancos un candidato naturale al titolo, seppur in un contesto più competitivo che mai.

Anche il Barcellona approccia al torneo con un potenziale offensivo enorme ma con la necessità di trovare equilibrio. Joan Peñarroya ha ereditato una squadra che deve tornare protagonista dopo stagioni altalenanti. Will Clyburn e Kevin Punter agiranno da terminali primari, mentre Tornike Shengelia e Jan Vesely offrono presenza fisica e taglio interno. Le partenze, come quella di Metu, hanno lasciato qualche vuoto, ma la qualità resta sufficiente per ambire a una stagione da protagonista.

Il Panathinaikos arriva invece con grandi pressioni e l’obbligo di confermare le ambizioni da titolo. Con un allenatore ormai ben inserito nel progetto, i biancoverdi fanno leva sul talento di Kendrick Nunn, Juancho Hernangómez e Mathias Lessort, che combinano tiro, fisicità e presenza in area. Il mercato ha poi rinforzato il roster con Richaun Holmes e T.J. Shorts, aumentandone il potenziale in area e la profondità esterna. Molto dipenderà dalla continuità e dalla capacità di gestire le settimane più dense della stagione.

L’AS Monaco si affaccia a questa stagione con la consapevolezza di avere un roster competitivo e pronto a sorprendere. Mike James rimane il leader tecnico e carismatico, supportato da Alpha Diallo e Daniel Theis per equilibrio e presenza interna. L’aggiunta di Nikola Mirotić alza ulteriormente il livello offensivo, specialmente dall’arco. Spanoulis deve armonizzare talento e struttura difensiva: se ci riuscirà, Monaco resta una delle outsider più temibili.

L’Olympiacos punta a ritornare tra le grandi protagoniste della competizione. Il club greco ha mantenuto una base solida e ha arricchito il roster con Frank Ntilikina come play moderno e difensore di livello. Tyler Dorsey e Giannoulis Larentzakis rimangono riferimento offensivi, mentre Nikola Milutinov dà peso sotto canestro. Se riesce a integrare al meglio i nuovi innesti e a limitare gli infortuni, l’Olympiacos potrà spingersi fino alla zona alta dei playoff.

Olimpia Milano e Virtus Bologna, le speranze italiane

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Anche l’EA7 Emporio Armani Milano si presenta con aspettative altissime sia in Eurolega che in campionato. La gestione delle rotazioni sarà decisiva per Messina, che può fare affidamento su Niccolò Melli, Marko Gudurić e Leandro Bolmaro / Nico Mannion, che garantiscono varietà offensiva. Aggiustamenti mirati in panchina puntano a dare maggiore sostegno nei momenti difficili. Se il gruppo reggerà fisicamente, Milano può aspirare in alto.

La Virtus Bologna torna a pieno titolo tra le grandi con l’assegnazione della wild card. L’ambizione è alta, così come le pressioni su staff e giocatori. Tra i riferimenti spiccano Luca Vildoza, Carsen Edwards e Alessandro Pajola, che distribuiscono punti e ordine nelle partite serrate. Il mercato ha cercato innesti per aumentare capacità realizzativa e peso fisico, e sarà determinante l’intesa tra nuovi e veterani.

Le outsiders più pericolose

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Il Baskonia è un gradino sotto le candidate al titolo ma capace di dar fastidio a molte big.. Nel roster spiccano Timothé Luwawu-Cabarrot, abile nei tiri dall’arco e nei cambi campo, Khalifa Diop che fornisce energia e fisicità sotto canestro, e Markquis Nowell che garantisce penetrazione, creatività e momenti importanti nei finali. I baschi hanno una difesa intensa, molto lavoro sulla transizione offensiva e puntuale nelle situazioni di pick-and-roll.

L’Anadolu Efes riparte da un nuovo ciclo guidato da Igor Kokoškov, chiamato a rilanciare un club che vuole tornare subito competitivo. In roster spiccano Shane Larkin, Ercan Osmani e Rodrigue Beaubois, che garantiscono esperienza e capacità di mettersi in ritmo. A questi si aggiungono le novità Georgios Papagiannis e Nick Weiler-Babb per rafforzare la fisicità interna e la profondità. L’obiettivo è ritrovare un’identità difensiva solida che negli ultimi anni era mancata.

Il Maccabi Tel Aviv porta in Eurolega la solita tradizione vincente e una pressione enorme. Il club può fare affidamento su Jaylen Hoard, Tamir Blatt e Roman Sorkin, che offrono struttura offensiva e presenza a rimbalzo. Le operazioni di mercato hanno poi cercato rinforzi per dare maggiore versatilità al perimetro. Restano una certezza nella lotta playoff, soprattutto quando i fondamentali girano al meglio.

Il Bayern Monaco è una realtà in crescita costante e quest’anno punta al salto di qualità. Il club tedesco ha aggiunto Justinian Jessup e David McCormack a un nucleo già competitivo con Oscar da Silva e Onuralp Bitim. Con un allenatore pragmatico e attento alla valorizzazione dei giovani, il Bayern punta a essere una mina vagante nella zona playoff.

Lo Žalgiris Kaunas si affida al suo tradizionale orgoglio lituano e a un ambiente sempre caloroso. Moses Wright è la principale novità sotto canestro, ma spiccano anche Nigel Williams-Goss e Edgaras Ulanovas per la combinazione di tiro e intelligenza di gioco. Il nuovo corso tecnico punta a consolidare identità e stabilità: con energia e adattabilità, Kaunas può mettere in difficoltà qualche grande.

Il Partizan vive una situazione simile, spinto dalla rivalità cittadina e dal desiderio di imporsi. Nel roster troviamo Vanja Marinković, Mario Nakić e Carlik Jones, giocatori con capacità di creazione, tiro e lettura del gioco. L’allenatore deve coniugare talento giovane e mentalità vincente: se ci riuscirà, Partizan può risultare una insidia in zona playoff.

La Stella Rossa affronta la nuova stagione con la consueta passione e un progetto che valorizza la cultura del sacrificio. Dejan Davidovac, Ognjen Dobrić e Jordan Nwora sono i riferimenti offensivi più solidi, capaci di costruirsi tiri e incidere nei momenti caldi. Le rotazioni rafforzate nel mercato hanno aumentato il margine difensivo e la profondità. L’entusiasmo del pubblico di Belgrado resta un fattore determinante per crederci.

Le altre squadre

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Il Paris Basketball, dopo una prima esperienza positiva in Eurolega, si presenta quest’anno con maggiore consapevolezza. Nadir Hifi è diventato un punto di riferimento offensivo, affiancato da Justin Robinson e Allan Dokossi, che portano tiro, dinamismo e fisicità. Il mercato ha rinforzato le rotazioni senza snaturare il gruppo, rendendo Parigi una sorpresa credibile.

Il Valencia Basket approda in Eurolega con una wild card triennale che apre un ciclo nuovo e ambizioso. Il progetto è giovane e orientato alla crescita, con Pedro Martínez che chiede mobilità e intensità. Xabier López-Arostegui, Josep Puerto e Jaime Pradilla sono i giocatori di riferimento, mentre il mercato ha cercato profondità per aggiustare ruoli in bilico. La continuità nella stagione lunga sarà il vero banco di prova.

L’Hapoel IBI Tel Aviv, vincitore dell’EuroCup, fa il suo esordio assoluto nella massima competizione. In rosa ci sono Elijah Bryant, Chris Jones e Johnathan Motley, interpreti con esperienza internazionale che possono essere decisive in singoli momenti. L’allenatore dovrà trovare una chiave per far emergere la squadra: se riuscirà, Hapoel può togliersi qualche soddisfazione.

L’Asvel Lyon-Villeurbanne continua a puntare sulla costruzione graduale del progetto. Il coach chiede intensità e versatilità, e il roster raccoglie figure come Thomas Heurtel, Edwin Jackson e Nando De Colo (se confermato) che possono gestire l’attacco nei momenti delicati. Il budget inferiore limita le grandissime ambizioni, ma l’identità e la compattezza possono renderli ostici da affrontare.

Infine, eccoi al nuovo arrivato Dubai Basketball che rappresenta la grande novità della stagione, prima squadra non europea nella storia dell’Eurolega. Il club ha reclutato Dzanan Musa, Klemen Prepelic e Thirdy Ravena per portare esperienza e tiro su cui costruire il progetto. Il fascino della novità può essere un’arma, ma la vera sfida sarà trovare coesione in fretta in un ambiente completamente nuovo.