
Nella giornata di oggi è arrivata la tanto attesa decisione della lega turca sulla denuncia del Galatasaray nei confronti di Mourinho. La scelta è stata quella di dare all'allenatore portoghese ben 4 giornate di squalifica.
La squalifica
Nella giornata di oggi è arrivata la tanto attesa decisione della lega turca sulla denuncia del Galatasaray nei confronti di Mourinho. La scelta è stata quella di dare all'allenatore portoghese ben 4 giornate di squalifica.
Questo è stato il caso più importante della lega turca degli ultimi anni. L'arrivo di Mourinho, sicuramente, ha portato un'ondata nuova, che mai si era vista in Turchia. Da quando allena lì, ha iniziato una sorta di "guerra" contro il sistema, accusandolo di essere corrotto. Il clima prima del derby contro il Galatasaray era molto infuocato e sarebbe stato probabile lo scoppio di un caos. Impronosticabile quello che sarebbe poi in realtà successo.
Ovvero, Mourinho che viene etichettato come un razzista. Si possono affibbiare molti epiteti su di lui, ma nessuno mai si era permesso di definirlo così, lo special one. La guerra mossa dal Galatasaray è stata parzialmente vinta dal club turco, perché in un momento così delicato del campionato, sarà dura per il Fenerbahce, stare senza il suo numero 1.
Al tempo stesso, però, la stangata poteva essere maggiore. I motivi per i quali è stata inflitta questa sentenza, sono le frasi contro il quarto uomo e per quelle dette ai componenti della panchina avversaria. Andando più a fondo: 2 giornate per la presunta accusa di razzismo e le altre 2 per aver detto al quarto uomo di dover vedere come aveva arbitrato Vincic, l'arbitro sloveno designato per il match
Altro campionato, stessa storia. Ogni volta sembra ripetersi sempre lo stesso epilogo. Il nome di Mourinho sta diventando sempre più scomodo, soprattutto in alcuni campionati, i quali non sono abituati ad un personaggi0 di tale caratura. Ha sempre fatto parte del carattere dell'allenatore portoghese il suo essere diverso dagli altri. Il suo modo di comunicare non ha eguali. Però, se tanto aveva funzionato nei primi anni in Inghilterra e in Italia, sembra che ultimamente gli si stia andando contro.
Le sue ultime esperienze, ormai, vengono più ricordate per le litigate e per i suoi modi di fare, più che per i risultati. Qui, col Fenerbache, sta cercando di riscrivere l'ennesimo capitolo della sua gloriosa storia, ma sembra che per farlo, dovrà cominciare a cambiare qualcosa, se vorrà vedere i frutti del proprio lavoro. Sicuramente, dopo la sentenza di oggi, dovrà aspettare 4 partite, prima di poter tornare a comandare i suoi ragazzi.
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