Il caso

Ammonito perché esulta come un gabbiano: quello di Ndiaye è il giallo più discusso?

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Il giocatore dell'Everton imita l'uccello simbolo del club rivale e viene punito dall’arbitro: il calcio continua a sorprendere con le sue storie curiose.
Luca Quadraro

Il calcio non smette mai di sorprendere, e l’episodio accaduto in Premier League durante la sfida tra Everton e Brighton ne è l’ennesima dimostrazione. Iliman Ndiaye, attaccante dell’Everton, ha segnato il gol decisivo per la vittoria della sua squadra per 1-0, ma ciò che ha fatto discutere non è stato tanto il suo talento quanto la sua esultanza.

Dopo aver messo la palla in rete, Ndiaye ha deciso di imitare un gabbiano – un chiaro riferimento al soprannome del Brighton, i “Seagulls” – muovendo le braccia come se stesse volando, proprio davanti ai tifosi di casa. Un gesto che, agli occhi dell’arbitro, è sembrato eccessivo e provocatorio, portandolo a sanzionare il giocatore con un cartellino giallo.

Un cartellino che divide i tifosi

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Il regolamento del calcio, nello specifico la Legge 12 dell’IFAB, vieta celebrazioni considerate "provocatorie, derisorie o infiammatorie", nonché comportamenti che possano mettere a rischio la sicurezza. Tuttavia, molti fan sui social media si sono schierati con Ndiaye, giudicando l’ammonizione eccessiva: “Era solo una celebrazione divertente, dov’è il problema?” hanno scritto alcuni.

Nonostante le polemiche, il gesto di Ndiaye è entrato immediatamente nella lista delle ammonizioni più strane della storia del calcio, un elenco che, negli anni, ha raccolto episodi davvero curiosi.

Le ammonizioni e le espulsioni più bizzarre di sempre

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Paul Gascoigne e il cartellino all’arbitro

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Nel 1995, Paul Gascoigne, leggenda del calcio inglese, fu ammonito per aver “arbitrato” un match tra Rangers e Hibernian. Dopo aver raccolto il cartellino giallo caduto dalle mani del direttore di gara, Gascoigne lo mostrò scherzosamente all’arbitro, che rispose con un’ammonizione vera.

Mourinho e il laptop davanti alle telecamere

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Sempre pronto a far parlare di sé, Jose Mourinho, allenatore del Fenerbahce, fu ammonito per aver piazzato un laptop con un fermo immagine di un gol annullato davanti alle telecamere, durante una partita della Super Lig turca.

6⃣2⃣ - Happy Birthday, José #Mourinho! 🎂🎁🥳⚽️🏆🇵🇹 pic.twitter.com/KHFiju5Ide

— UEFA.com DE (@UEFAcom_de) January 26, 2025

 

L’abbraccio di Florenzi alla nonna

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Alessandro Florenzi, dopo un gol contro il Cagliari nel 2014, corse sugli spalti per abbracciare sua nonna 82enne. Un gesto commovente, ma punito dall’arbitro con un cartellino giallo.

Placcare un invasore in mankini

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Nel 2011, Ashley Vickers, allenatore-giocatore del Dorchester Town, fu espulso per aver fermato un invasore di campo vestito con un mankini. “Pensavo di aiutarvi!” disse incredulo all’arbitro.

Il pallone asciugato sul giacchetto

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Nel 2024, Luke Leahy del Wycombe fu ammonito per aver asciugato il pallone sul giacchetto di uno steward prima di una rimessa laterale, in violazione di una nuova regola della EFL.

 

Il calcio e le sue storie assurde

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L’ammonizione di Ndiaye dimostra ancora una volta come il calcio, oltre a regalare emozioni sul campo, sia capace di offrire storie tanto bizzarre quanto memorabili. E se è vero che le regole devono essere rispettate, a volte non si può fare a meno di sorridere davanti a episodi come questi.