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Un momento in salita per l'allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti che il prossimo mercoledì dovrà affrontare il processo per presunta evasione fiscale e doppio danno erariale negli anni tra il 2014 e 2015, corrispondenti alla prima esperienza sulla panchina madridista. La Procura di Madrid al momento ha avanzato una richiesta di 4 anni e 9 mesi di carcere e multe per 3.186.237 euro, avendo già proceduto alla riscossione del debito tributario con due sequestri preventivi che ammontano in totale a 1.217.958,24 euro. Una settimana molto delicata che vedrà il tecnico ancora sotto ai riflettori, affrontando così un delicato momento personale in contemporanea con gli importanti impegni stagionali del Real.
Come riporta Diario As, sotto i riflettori per la Procura di Madrid c'è un doppio danno erariale insieme a una presunta evasione fiscale da parte di Ancelotti risalente agli anni 2014-2015, risalenti all'inizio della sua prima esperienza al Real. L'accusa è di aver registrato unicamente il reddito derivante dal suo neo contratto con i blancos, non aggiungendo il ricco introito dei diritti d'immagine utilizzando un particolare escamotage fiscale, trasferendolo ad altre società a lui vicine. Dal luglio 2013 inoltre, il tecnico si è definitivamente trasferito in Spagna spostando qui domicilio e residenza, restandovi fino all'ottobre 2015, acquistando casa e facendo di Madrid il centro dei suoi affari, chiamando così in causa gli organi di competenza iberici.
HASTA EL FINAL… Vamos, Real! #HalaMadrid#UCLpic.twitter.com/KmkaGbPU2Y
— Carlo Ancelotti (@MrAncelotti) March 13, 2025
La questione legata ai diritti d'immagine è la più delicata e sarà al centro del processo che prenderà il via il prossimo mercoledì. Per la Procura, Ancelotti avrebbe scaricato i ricchi proventi derivanti sia dal contratto pattuito con il Real Madrid che da altri marchi verso società terze per ben 10 anni evitandone così la tassazione, registrando unicamente la somma di denaro derivante dal suo ingaggio come allenatore. Questa particolare macchina organizzativa è stata scoperta solo successivamente, dopo la nomina di Ancelotti a procuratore di una delle società coinvolte concedendogli la possibilità della gestione proprio dei diritti d'immagine precedentemente ceduti, ponendo così l'annosa questione ufficialmente sotto ai riflettori. Nel luglio 2013 la collaborazione poi è ancora stata modificata, diminuendola da 10 anni a 3 anni e riducendo anche i costi del prezzo d'acquisto dei diritti legati al tecnico, rendendo la situazione ancor più spinosa.
Le successive indagini del Fisco spagnolo hanno confermato come ci sia un buco nella dichiarazione totale dei redditi dell'allenatore, per un ammanco dei diritti d'immagini degli anni 2014-2015 corrispondente a 1.249.590 euro nel 2014 e di 2.959.768 nel 2015 senza che le società terze in questione fossero state tassate. La richiesta della Procura di Madrid è quindi molto severa: fino a 4 anni e 9 mesi di carcere, il sequestro preventivo che ammonta in totale a 1.217.958,24 euro e un'ulteriore multa di ben 3.186.237 euro. Il processo prenderà il via il prossimo mercoledì in un clima che si preannuncia già molto teso, dopo le grandi polemiche che hanno investito il Real Madrid che ha alzato spesso la voce contro gli arbitri de LaLiga e la frattura con il presidente Tebas, per un momento davvero particolare per i blancos.
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