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Violenza negli stadi

Argentina, calciatore ferito alla testa durante una partita della figlia

calciatore ferito
Jonathan Smith, centrocampista del Lamadrid, è stato colpito alla testa con una chiave durante una rissa sugli spalti di un torneo femminile Under 16 in Argentina. Operato d’urgenza per una frattura cranica, è ora fuori pericolo. Arrestato 40enne
Silvia Cannas Simontacchi
Silvia Cannas Simontacchi

Un altro brutto episodio di violenza sportiva si è registrato in Argentina. Jonathan Smith, un calciatore di quarta divisione, è stato brutalmente aggredito sugli spalti durante una partita del torneo femminile Under 16.  Violentemente colpito alla testa con la chiave di un'auto, Smith è stato operato d'urgenza per una frattura cranica. L'aggressore, invece, è stato identificato e arrestato.

Rissa in un torneo femminile Under 16: un calciatore ferito

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Tutto è avvenuto mercoledì sera, quando Smith, centrocampista 35enne del Lamadrid, una squadra che milita in Primera C, si è recato a Berazategui per assistere a una partita di calcio della figlia. Proprio lì, però, è scoppiata una rissa tra il pubblico, che ha coinvolto numerosi genitori e parenti delle ragazze. Nel parapiglia, il calciatore è stato colpito violentemente e ferito alla fronte con la parte metallica di una chiave, che gli ha causato una frattura al cranio. Anche la figlia del giocatore sarebbe rimasta coinvolta. Entrambi sono stati trasportati d'urgenza all'ospedale, e poche ore dopo Smith è stato sottoposto a un intervento chirurgico.

L'aggressore, un uomo di 40 anni, è stato nel frattempo identificato dalle forze dell'ordine e arrestato mentre si allontanava dal luogo dell'incidente a bordo di una Chevrolet Zafira. Al momento del fermo, era ancora in possesso di una parte della chiave utilizzata come oggetto contundente, e presentava alcune ferite al volto. Il veicolo gli è subito stato confiscato, e la Procura ha chiesto che il caso venga riclassificato come tentato omicidio. Quanto a Smith, secondo ciò che viene riportato da Olé, l'intervento sembra essere andato per il meglio, e la chiave non avrebbe compromesso nessun vaso sanguigno importante.

Quanto accaduto rimane l'ennesimo caso vergognoso di violenza nello sport. A renderlo ancora più odioso, il fatto che sia accaduto sotto gli occhi di tante giovani calciatrici, e che i responsabili fossero proprio gli adulti che più avrebbero dovuto essere un buon esempio.