derbyderbyderby calcio estero Arsenal, vietato guidare: la regola di Arteta che costa al club più di 20mila euro
Premier League

Arsenal, vietato guidare: la regola di Arteta che costa al club più di 20mila euro

Silvia Cannas Simontacchi
Silvia Cannas Simontacchi
Per favore la concentrazione dei calciatori prima delle gare casalinghe, il tecnico ha vietato loro di recarsi allo stadio con la propria auto, costretti a noleggiare un taxi per l'intera giornata
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Le sta provando proprio tutte Mikel Arteta, pur di portare a casa il titolo di Premier League con l'Arsenal. Per spezzare quella che ormai inizia a sembrare quasi una maledizione, il tecnico spagnolo non sta proprio badando a spese: una delle ultime regole introdotte, infatti, costa ai giocatori dei Gunners più di 20mila euro. Per favorire la concentrazione prima delle partite, l'allenatore ha imposto alla squadra il divieto di recarsi direttamente allo stadio con la propria auto.

Arsenal a piedi, Arteta rende felici i tassisti londinesi

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Divieto tassativo di guidare, insomma. Nei giorni delle gare casalinghe, Calafiori e compagni devono prima di tutto riunirsi al centro di allenamento Colney, a nord di Londra, da lì un autobus li trasporta fino all'Emirates Stadium, a 36 chilometri di distanza. Una trovata che, oltre essere un po' poco pratica, si sta rivelando decisamente dispendiosa, poiché quasi tutta la squadra finisce per noleggiare un  per l'intera giornata, a costi che oscillano tra gli 800 e i 1.150 euro.

Gli autisti iniziano con l'accompagnare i giocatori al centro di allenamento, poi accompagnano le loro famiglie allo stadio, infine, dopo la partita, riportano tutti a casa. Facendo qualche conto, tutto ciò significa che un calciatore dell'Arsenal può arrivare a spendere circa 23.000 euro a stagione. Per la gioia dei tassisti londinesi, che attualmente sono gli unici ad aver approvato su tutta la linea la nuova politica di Arteta.

"Ad ogni gara casalinga, sale la trepidazione: non solo per motivi sportivi, ma anche perché tutti speriamo di ricevere la chiamata di uno dei Gunners", ha dichiarato uno di loro a SunSport. "In un giorno, si raggiunge praticamente la metà del nostro obiettivo settimanale, il che non è niente male. E poi, chi non vorrebbe lavorare nel calcio al giorno d'oggi, fosse anche solo per accompagnare i calciatori e le loro famiglie in giro?"