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LA DETERMINAZIONE DELLA 21ENNE HANNAH HAMPTON

Aston Villa, Hannah grande portiere: nonostante lo strabismo e il bicchier d’acqua…

Aston Villa, Hannah grande portiere: nonostante lo strabismo e il bicchier d’acqua… - immagine 1

Il portiere dell’Aston Villa femminile soffre di problemi alla vista: ha uno strabismo, è stata operata più volte, non ha percezione della profondità, ma è stata convocata dalla Nazionale maggiore inglese

Davide Capano

Hannah Hampton ha problemi a riempire un bicchiere d’acqua, ma nessuno a fermare i palloni. L’attuale portiere dell’Aston Villa femminile è uno dei nomi di punta della Women's Super League. Non solo perché è al top della forma, ha già accumulato più di 200 parate nella competizione dopo aver esordito a 16 anni, né perché questa settimana si è guadagnata la sua prima convocazione con la Nazionale maggiore inglese. Nonostante tutti gli ostacoli che ha abbattuto per arrivare dove si trova. Perché, da bambina, le era stato consigliato di dimenticare di fare sport.

Aston Villa, Hannah grande portiere: nonostante lo strabismo e il bicchier d’acqua…- immagine 2

(Photo by Naomi Baker/Getty Images)

La 21enne calciatrice è nata con un grave problema alla vista. Soffre di strabismo e ha subìto diverse operazioni per sistemare il problema il più possibile, ma la condizione ancora permane. Il bicchiere d’acqua non era uno scherzo. Anzi, lo ammette lei stessa. “Se non tengo il bicchiere con una mano e la bottiglia con l’altra, non riesco a riempirlo. Spieghiamo tutto”, ha riconosciuto in una recente intervista alla BBC, prima di illustrare il suo problema in modo più dettagliato.

“Non percepisco la profondità. Non so giudicare le distanze. Onestamente, essere un portiere che soffre di questo non ha molte spiegazioni, ma io gioco e basta”, ha aggiunto. “Quando ero piccola mi sono sottoposta a molti consulti medici. In generale tutti mi dicevano di dimenticarmi di fare sport professionistico”.

La chiamata delle Lionesses della ct Sarina Wiegman dimostra non solo il talento della Hampton, ma anche la grande determinazione. “Penso che uno dei motivi per cui sono qui è perché mi hanno sempre detto che non potevo farlo”. La prima società a scoprire le doti di Hannah è stata, curiosamente, il Villarreal. La Hampton si è trasferita in Spagna con la sua famiglia all’età di cinque anni e ha iniziato ad allenarsi nel club amarillo, dove ha iniziato come centravanti.

Nel 2010 la famiglia è tornata in Inghilterra ed è finita nelle giovanili dello Stoke City. Lì ha cambiato posizione per diventare un portiere. E come se non bastasse, al liceo ha deciso di provare anche l’hockey su prato. La sua passione per lo sport era infinita, quasi come il suo talento. Nel 2017, uno scout del Birmingham City non voleva lasciarsela scappare e l’ha reclutata per diventare una calciatrice professionista. Lungo il percorso, ha attraversato tutte le categorie inferiori del team. La scorsa estate ha firmato per l’Aston Villa, dove ha raggiunto il miglior livello della sua carriera.

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“Mi hanno sempre detto che non potevo fare alcuni lavori. Che non avrei mai potuto essere un pilota, o un chirurgo... ma volevo fare sport. Sempre. Ho iniziato a farlo quando ero piccola, e non mi sono mai più guardata indietro”. E, grazie a quella determinazione vertiginosa, Hannah Hampton ha cambiato non solo la sua vita, ma quella delle generazioni future che possono vedere in lei un riferimento perché, a volte, il lavoro ha la sua giusta ricompensa.

 

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