Il Mondiale per Club, oltre a regalarci partita da urlo, ci ha anche dato la possibilità di conoscere più da vicino realtà parecchio distanti dalla consueta visione eurocentrica del calcio. Su tutte, una delle più affascinanti è quella dell'Auckland City, squadra di dilettanti ma allo stesso tempo pluricampioni del suo Paese e del suo continente. I neozelandesi hanno esordito nella manifestazione contro il Bayern Monaco, subendo ben dieci reti dalla corazzata tedesca. Contro il Benfica, invece, i primi quarantacinque minuti promettevano un'impresa, ma quando Di Maria e compagni hanno messo la quinta la squadra di Ivan Vicelich non è stata più in grado di reggere il confronto.
Vita da professionisti
Auckland City, dopo il Boca si ritorna a casa: che lavoro fanno i calciatori?

Ormai già matematicamente certi dell'eliminazione dal Mondiale, l'Auckland si ritrova ad affrontare il Boca Juniors che fin qui ha collezionato solamente un punto. Gli argentini, per sperare di superare il Benfica e guadagnare il pass verso gli ottavi, dovranno provare a segnare quanti più gol possibili, sperando che il Bayern porti a casa nuovamente tre punti. Terminata l'avventura negli Stati Uniti, i calciatori di ogni squadra dopo essersi riposati torneranno ad allenarsi per affrontare la nuova stagione, ma i calciatori di Auckland, invece, cosa faranno?

Che lavoro fanno i calciatori dell'Auckland City?
—Che i calciatori dell'Auckland non fossero professionisti si poteva intuire anche dal valore complessivo della rosa, dato che l'intero organico vale poco meno di cinque milioni di euro. Il che rende i neozelandesi gli ultimi nella speciale classifica per valore della squadra. Tutti i calciatori nella loro vita svolgono altri impieghi, al punto tale che hanno dovuto chiedere dei permessi speciali per poter prendere parte alla manifestazione. Conor Tracy, ad esempio, portiere nel corso della sfida contro il Bayern, lavora in un magazzino di prodotti farmaceutici veterinari e, per partecipare al torneo, ha richiesto quattro settimane di congedo non retribuito.
Nella retroguardia, invece, Adam Mitchell, Michael Den Heijer e Nikko Boxall si dividono tra agente immobiliare, team leader alla LifeChanger Foundation e settore assicurativo. Nathan Lobo, invece, terzino ventiduenne, è un ecografista ma anche il calciatore, secondo Transfermarkt, dal valore di mercato più alto di tutta la squadra (275 mila euro). Condivide lo stesso valore il mediante Mario Ilich, trentenne che si dedica prevalentemente alla vita di rappresentante di vendita, insieme al compagno di squadra Alfie Rogers.

Non mancano all'appello degli studenti, come Paris Domfeh e Jeremy Foo. Chi ha guardato con occhi più attenti le partite dell'Auckland avrà notato che a distinguersi per talento tra i neozelandesi è senz'altro il numero 10 Dylan Manickum, trequartista che fa valere anche un po' di esperienza in più rispetto ai compagni dati i suoi trentatré anni. Manickum, oltre a dedicarsi al calcio, è anche assistente ingegnere. Infine, c'è anche chi vive quotidianamente a contatto con il calcio o con lo sport, come l'allenatore Jackson Manuel ed i tecnici Gerard Garriga e Ryan Ellis.
Loro sono la più grande dimostrazione che il calcio, ancora oggi, è animato ancora di un'accesa passione. Perché tutti questi calciatori, nonostante le tanti reti incassate, hanno vissuto un'estate indimenticabile al fianco dei propri idoli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA