L'Intrigo

Barcellona in crisi: tetto salariale a rischio, mercato bloccato?

Barcellona
Il Barcellona è in difficoltà con i revisori contabili per l'inclusione di un accordo da 100 milioni nei bilanci, rischiando di ridurre il tetto salariale di 42 milioni. Questo potrebbe limitare pesantemente le operazioni di mercato in estate.
Massimiliano Guerra

Il Barcellona potrebbe affrontare un'altra estate con investimenti limitati, a causa delle crescenti restrizioni sul tetto salariale. A dicembre, il club aveva siglato un accordo per la vendita di un pacchetto di posti VIP al Camp Nou ristrutturato per 100 milioni di euro, con l'obiettivo di alleviare la pressione economica. Tuttavia, il problema potrebbe ripresentarsi nei prossimi mesi.

I club di Liga e Segunda Division devono presentare conti certificati alla Liga entro la fine di marzo, affinché vengano valutati e si possano calcolare i nuovi limiti salariali per il mercato estivo. A pochi giorni dalla scadenza, però, il Barcellona è in una situazione di stallo con i revisori contabili Crowe.

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— RAYMOND (@kwabenaRay1) March 25, 2025

Dopo aver deciso di non rinnovare il contratto con i precedenti revisori della Grant Thornton, il Barcellona si trova ora in difficoltà per l’inclusione dell’accordo sui posti VIP nei bilanci. Grant Thornton aveva già influito negativamente sulle capacità di spesa del club l'anno scorso, includendo le perdite legate alla cessione delle quote di Barça Vision.

Ora, il nodo riguarda il contratto per l'affitto di 475 posti VIP per 30 anni a New Era Visionary Group e Forta Advisors. Questo accordo ha permesso al Barcellona di registrare gli acquisti di Dani Olmo e Pau Victor e di rinnovare i contratti di giocatori chiave come Ronald Araujo, Gavi e Pedri.

Senza l'accordo 42 milioni di euro in meno sul mercato

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Tuttavia, dalla Spagna fanno sapere che Crowe sostiene che i 100 milioni di euro non possono essere inseriti nei conti di quest'anno, poiché l’asset non è ancora effettivamente disponibile. Il Barcellona, invece, insiste affinché vengano contabilizzati immediatamente. I revisori hanno proposto due soluzioni: suddividere l’importo sui 30 anni di locazione oppure inserire solo i 58 milioni di euro già ricevuti in questa stagione.

Qualunque sia la decisione, il Barcellona rischia di trovarsi con un tetto salariale inferiore di almeno 42 milioni di euro rispetto alle previsioni, complicando ulteriormente la gestione del mercato. Secondo la stessa emittente, il club avrebbe già superato il limite consentito, rendendo difficili eventuali nuovi acquisti. Tuttavia, le registrazioni di Olmo e Victor non sarebbero a rischio.

Deco senza programmazione

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Nel frattempo, il direttore sportivo Deco non ha ancora certezze sul budget disponibile per l’estate, e questa situazione potrebbe peggiorare ulteriormente le sue possibilità di manovra. La questione non sarebbe stata così critica se il Barcellona fosse tornato a giocare al Camp Nou in questa stagione, ma i ritardi nei lavori hanno posticipato il rientro almeno alla prossima, nonostante la data iniziale fosse fissata per novembre 2024.