ESCLUSIVA/ De Juan su Barcellona-Inter: “Lautaro fa paura, spagnoli favoriti”
BERGAMO, ITALIA - 16 MARZO: Lautaro Martinez dell'FC Internazionale festeggia dopo aver segnato il gol durante la partita di Serie A tra Atalanta e FC Internazionale al Gewiss Stadium il 16 marzo 2025 a Bergamo, Italia. (Foto di Mattia Ozbot - Inter/Inter via Getty Images)
Lo spagnolo ha parlato della semifinale di Champions in programma il 30 aprile 2025 tra gli spagnoli e la squadra di Simone Inzaghi
Stefano Sorce
C’è un fascino particolare nelle notti di Champions League. Profumano di storia, di gloria e di sogni che si rincorrono sotto i riflettori dei grandi stadi d’Europa. E questa Barcellona-Inter ha tutto per diventare una di quelle sfide destinate a rimanere nella memoria. Il Barça arriva da una battaglia vinta con il cuore, piegando il Real Madrid ai supplementari nella finale di Copa del Rey. Una vittoria che ha ridato entusiasmo, forza e consapevolezza a una squadra in piena trasformazione sotto la guida di Hansi Flick. Dall’altra parte c’è un’Inter ferita nell’orgoglio dopo tre cadute in campionato, ma ancora viva, compatta, affamata di rivincita e guidata da un Simone Inzaghi determinato a scrivere un nuovo capitolo nella storia nerazzurra.
Per capire meglio lo stato d’animo del Barcellona, le mosse del tecnico tedesco e le chiavi tattiche della sfida, ci siamo affidati a chi il Barça lo respira ogni giorno: Sergi de Juan, firma autorevole di Diario AS e voce attenta dell’universo blaugrana. Con passione e competenza, Sergi ci ha raccontato il momento della squadra, i protagonisti da tenere d’occhio e cosa aspettarsi da questa semifinale che sa già di finale anticipata.
Il Barcellona arriva alla sfida contro l’Inter dopo una vittoria entusiasmante nella finale di Copa del Rey contro il Real Madrid, decisa ai tempi supplementari. Che sensazioni ha lasciato questa partita alla squadra, sia sul piano fisico che mentale, in vista del big match europeo?
"Il Barcellona esce dalla finale di Copa del Rey mentalmente rafforzato. Battere il Real Madrid ai supplementari non è cosa da poco: poche squadre ci riescono. È il secondo titolo stagionale per i blaugrana e la squadra è chiaramente in ascesa. Sul piano fisico, molti giocatori sono usciti esausti dalla finale, ma Flick ha concesso loro un giorno di riposo e questo ha permesso di recuperare. Non credo che la squadra accuserà particolarmente la stanchezza. Con un'altra finale nel mirino, tutti stanno dando il massimo".
Dopo la battaglia contro il Real Madrid, che tipo di approccio ti aspetti da Hansi Flick per Barcellona-Inter? Pensi che apporterà modifiche rispetto all’undici visto in finale?
"Flick non intende cambiare: in Barcellona-Inter schiererà lo stesso undici titolare della finale. In tutte le partite importanti che restano, mi aspetto che mantenga l’ossatura vista contro il Real, con Dani Olmo a centrocampo. Per la partita di ritorno, molto dipenderà dalle condizioni di Balde e Lewandowski. Le rotazioni, se ci saranno, saranno probabilmente rinviate alla sfida contro il Valladolid".
Conoscendo bene il Barcellona, il suo stile di gioco e i suoi protagonisti, quale pensi sia la chiave tattica per fermare i blaugrana? Su cosa dovrebbe lavorare maggiormente Simone Inzaghi per mettere in difficoltà la squadra di Flick?
"Chiave tattica per Inzaghi: limitare Lamine Yamal e isolare Olmo e Pedri. Lamine Yamal è il regista offensivo della squadra, va controllato con grande attenzione. Dare una buona copertura a lui è fondamentale. Inoltre, sarà decisivo riuscire a spezzare i collegamenti tra Olmo, Pedri e il reparto offensivo. Bisogna stare attenti anche alle corse in profondità di Ferran Torres e Raphinha".
Il Barça e quell'amore per Lautaro...
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Dal punto di vista di Flick, quali potrebbero essere i giocatori dell’Inter osservati con maggiore attenzione? Chi potrebbe rappresentare la vera minaccia per il Barcellona?
"Sicuramente sarà preoccupato per Lautaro Martínez, attaccante molto pericoloso che il Barcellona segue da anni. Occhio anche a Çalhanoglu, che ha un grande potenziale sui calci piazzati, e a Barella, un centrocampista completo, capace di giocare sia da interno che da perno. In generale, credo che Flick tema la solidità dell’Inter, anche se i recenti risultati non sono stati positivi".
Lewandowski non ci sarà in Barcellona-Inter e si parla di un possibile impiego dal 1’ minuto di Ferran Torres come riferimento offensivo. Secondo te è pronto a gestire la pressione di una sfida di questo livello?
"Ferran Torres è pronto: ha esperienza e personalità. Può assolutamente reggere una partita di questo livello. Non avrà paura. È da tempo al Barcellona, ha già giocato classici, finali e partite importanti con la nazionale spagnola".
Un collega spagnolo ci ha parlato di Iñigo Martínez come una delle sorprese più positive della stagione. Sei d’accordo con questa lettura? Come valuti il suo impatto sulla squadra, sia sotto il profilo tattico che a livello di leadership?
"Sono d’accordo: è un giocatore chiave per Flick. La coppia che forma con Cubarsí spiega il momento positivo del Barça. C'è grande intesa tra loro, e Iñigo è colui che guida la linea difensiva nelle situazioni di fuorigioco. Ha personalità, spinge la squadra in avanti e offre un rendimento costante".
In Italia si è parlato anche di una possibile titolarità di Davide Frattesi in caso di forfait di Thuram, per dare più equilibrio al centrocampo. Il francese ha recuperato e sembrerebbe indirizzato verso la titolarità. Secondo te sarebbe potuta essere una mossa efficace per contrastare le geometrie di un giocatore come Pedri?
"Non sarebbe stata affatto una cattiva opzione. Il Barcellona costruisce molto del suo gioco attraverso le connessioni tra Pedri, Olmo e Lamine Yamal, con le incursioni di de Jong. Quando gli spazi si riducono, Pedri fatica di più a trovare soluzioni e connettersi con gli attaccanti".
DORTMUND, GERMANIA - 11 DICEMBRE: Inigo Martinez del Barcellona corre con il pallone durante la partita della Fase MD2 della UEFA Champions League 2024/25 tra Borussia Dortmund e FC Barcelona al BVB Stadion Dortmund l'11 dicembre 2024 a Dortmund, Germania. (Foto di Lars Baron/Getty Images)
Barcellona-Inter: tra pronostico e polemiche sugli arbitri
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Sempre in Italia si è sviluppato il dibattito riguardante la rosa dell'Inter: c’è chi ritiene che Inzaghi abbia a disposizione due squadre di altissimo livello, mentre altri sono critici verso alcuni elementi come Zielinski, Taremi, Correa e Asllani, ritenuti finora poco incisivi. Che percezione si ha dall’esterno sulla profondità e qualità della rosa dell’Inter?
"Parliamo di una squadra difficile da battere da anni. È un blocco compatto e ben organizzato. È vero che alcuni giocatori hanno dato un contributo minore o che le assenze si fanno sentire, ma questo succede in tutte le squadre. Anche nel Barça: se Araújo gioca al posto di Iñigo, la difesa soffre; e se manca Balde, Gerard Martin fa bene, ma non è la stessa cosa".
Le tre sconfitte consecutive dell’Inter contro Bologna, Milan e Roma hanno fatto molto rumore in Italia. Come sono state accolte a Barcellona? C’è un senso di fiducia maggiore nei confronti del Barça dopo queste battute d’arresto nerazzurre?
"Le tre sconfitte dell’Inter sono state una sorpresa. Onestamente, non me le aspettavo. L’Inter stava attraversando un ottimo momento e queste battute d’arresto non sembrano normali. Però attenzione: il Barcellona non deve sentirsi al sicuro. In palio c’è una finale di Champions, e questo è un motivo sufficiente per restare concentrati e motivati".
Una tua previsione personale: come pensi che andrà la prima sfida tra Barcellona e Inter, e chi vedi più attrezzato per qualificarsi alla finale?
"La mia previsione: Barcellona in finale. Penso che il Barcellona si qualificherà. Nella gara d’andata vedo una vittoria per 2-0 per la squadra di Flick, mentre al ritorno mi aspetto un pareggio per 1-1. Sì, sono un ottimista".
Chiudiamo con una nota "leggera" ma attuale: in Spagna tiene banco il tema arbitri, soprattutto dopo le polemiche legate alla nomina di De Burgos per la finale di Copa del Rey. Per Barcellona-Inter è stato designato il francese Clément Turpin. Ci sono commenti o curiosità su questa scelta tra i media spagnoli?
"La questione arbitrale non mi preoccupa. Trovo sconcertante il modo in cui Real Madrid TV attacca gli arbitri in Spagna. È davvero un peccato. Mi auguro solo che la direzione di gara sia imparziale, che venga punito il gioco scorretto e che alla fine non si debba parlare dell’arbitro. Preferisco discutere di calcio e di quanto siano forti queste due grandi squadre. Ci attende una semifinale emozionante".