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Oltre al danno, c'è anche la beffa per Renato Paiva, sollevato dall'incarico al Fortaleza ieri, martedì 2 settembre, dopo appena dieci partite. Il tecnico portoghese, però, ha appreso quanto accaduto non dal club, ma scoprendolo dai giornali. Una liaison breve quanto un flirt estivo, e finita come il peggiore dei divorzi.
Eppure, le premesse sembravano ottime: Paiva era arrivato sulla panchina del Tricolore con il pieno appoggio della dirigenza. Il suo, sembrava il profilo ideale per rilanciare la squadra dopo l'ultima fase della gestione Vojvoda, e all'inizio i segnali erano stati incoraggianti: umore alto, allenamenti intensi, ottimo clima in spogliatoio. A tante aspettative, però, sono seguiti risultati deludenti: una sola vittoria in dieci partite, ben 17 gol subiti, penultimo posto in classifica nel Brasileirão. Abbastanza per convincere il club a rivedere i suoi piani.
Se lunedì, all'indomani dell'ennesima sconfitta (questa volta, con l'Internacional), mentre si rifletteva su come rinforzare la squadra, non era stato fatto alcun accenno al futuro di Paiva, la decisione definitiva dell'esonero è arrivata il giorno dopo ed è subito trapelata alla stampa, che ha battuto la notizia ancora prima che la dirigenza del club informasse il tecnico.
Nella serata di ieri, Renato Paiva si è presentato all'incontro con la dirigenza per ricevere la notizia in modo ufficiale. Dopo le scuse di rito, al portoghese è stato spiegato che il motivo della separazione sarebbe la necessità di un allenatore più orientato alla difesa. Dopodiché, l'allenatore ha raccolto i suoi effetti personali e lasciato il club.
In attesa di trovare un nuovo nome a cui affidare la panchina e di risalire dai bassifondi della classifica, il Fortaleza sarà nelle mani di Léo Porto, allenatore dell'Under 20.
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