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La serata di domenica, che doveva chiudersi con una vittoria, si è trasformata in un incubo per il Benfica. Il pareggio per 2-2 contro il Casa Pia, maturato anche grazie a un rigore discusso, ha acceso la miccia di un vero e proprio caso disciplinare che ora coinvolge sia il direttore generale Mario Branco, sia il difensore Antonio Silva.
Tutto è iniziato al 65° minuto, quando l’arbitro Gustavo Correia, con il supporto del VAR João Bento, ha concesso un rigore per un fallo di mano di Antonio Silva. La decisione ha fatto infuriare la squadra e i dirigenti del Benfica, convinti che il contatto non fosse punibile.
Dopo il fischio finale, la tensione è esplosa. Mario Branco si è avvicinato all’arbitro al centro del campo e, secondo quanto riportato nel referto ufficiale, avrebbe pronunciato frasi pesanti: “Sei una vergogna! Ti farò a pezzi! Non vali assolutamente niente!”
L’arbitro ha immediatamente espulso il dirigente, che ora dovrà difendersi davanti alla Commissione disciplinare. Il regolamento parla chiaro: insulti e minacce verso un ufficiale di gara possono costare da un mese a due anni di sospensione e una multa salata. Il Benfica, nel frattempo, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma fonti vicine alla dirigenza parlano di “un momento di esasperazione legato a un arbitraggio discutibile”.
Il presidente del Benfica Rui Costa non ha nascosto la propria frustrazione, denunciando pubblicamente il peso delle decisioni arbitrali. “È una cosa seria. È così che si decidono i campionati!”, avrebbe detto nel post-partita. Le sue parole rispecchiano il clima di nervosismo che si respira all’interno del club dopo l’ennesimo episodio controverso.
Non solo Branco. L’Associazione Portoghese degli Arbitri di Calcio (APAF) ha presentato un reclamo ufficiale contro Antonio Silva per le dichiarazioni rilasciate ai media dopo la partita. Il difensore ha criticato apertamente la direzione di gara, giudicando “ingiusto” il rigore fischiato contro di lui.
L’APAF ha ritenuto le sue parole offensive per la reputazione dell’arbitro Gustavo Correia, chiedendo al Consiglio disciplinare della Federazione di valutare sanzioni. L’Unione dei Giocatori, tuttavia, ha difeso il calciatore, definendo il reclamo “un eccesso che limita la libertà di espressione”.
Nei prossimi giorni il Consiglio disciplinare analizzerà i referti arbitrali e le dichiarazioni ufficiali. Mario Branco rischia una lunga squalifica, mentre António Silva potrebbe subire una multa o una sospensione più breve.
Il Benfica, intanto, si prepara a difendere i propri tesserati, ma la tensione resta alta. Dopo il caso Casa Pia, all’Estádio da Luz non si parla solo di calcio: la battaglia ora si sposta nei tribunali sportivi.
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