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Caso Soule, la Procura chiede 15 anni e mezzo per l’ex presidente della federcalcio spagnola

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Un nuovo capitolo della saga (a distanza di anni): l'ex numero uno della RFEF a processo, pena esemplare per la famiglia Villar?
Lorenzo Ciabattini

Maxi scandalo nel calcio spagnolo, la Procura chiede pene esemplari. Di questa mattina la notizia che riporta Marca, quotidiano che riferisce della richiesta di 15 anni e mezzo per l'ex presidente della Federazione calcistica spagnola (RFEF), Ángel María Villar. L'accusa è di corruzione nel cosiddetto caso 'Soule', un'indagine in corso sull'aggiudicazione di contratti in un lasso temporale di ben dieci anni, tra il 2007 e il 2017, che avrebbero causato alla federcalcio ibericauna perdita pari a 4,5 milioni di euro. Oltre alla pena detentiva, le autorità chiedono sanzioni pecuniarie per un totale di 966.000 euro a carico di Villar.

Coinvolto anche il figlio dell'ex presidente

 

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L'Ufficio anticorruzione dello Stato ha depositato un atto di accusa nei confronti di otto persone coinvolte nel caso, fra cui il figlio dell'ex presidente federale Gorka Villar, per il quale chiede una condanna a 7 anni di detenzione. Particolarmente inquietante è la dichiarazione emersa secondo la quale, a partire dal 2009, i Villar avrebbero imbastito alcune amichevoli per la nazionale. Questa decisione avrebbe danneggiato la RFEF, avvantaggiando contemporaneamente l'azienda del primogenito, la Sport Advisers, attraverso contratti stipulati con federazioni scelte preferenzialmente per queste partite non ufficiali. L'agenzia anticorruzione ha stimato - riferisce Marca - che tali azioni abbiano provocato una perdita minima di 3.830.000 euro per la RFEF, mentre Gorka Villar e la sua impresa avrebbero incassato guadagni pari a 366.583 euro.

Implicato il braccio destro di Villar

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Ángel María Villar, che ha trascorso gli ultimi giorni in custodia cautelare, è accusato di tutta una serie di reati, fra cui: amministrazione sleale, corruzione aziendale, appropriazione indebita in concorrenza mediata, oltre alla reiterata falsificazione di documenti commerciali. La multa richiesta, appunto, è di quasi un milione di euro. Accusato è anche l'ex vicepresidente della RFEF, Juan Padrón, per il quale sono stati chiesti 6 anni e mezzo di carcere. Infine, l'indagine ha portato a galla anche dei pagamenti non appropriati per servizi che non sono mai stati forniti, inclusi benefici ingiustificati per un altro accusato, Adoracion de Pedro, per un totale di almeno 684.441 euro.

Un fascicolo aperto da 9 anni

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Nel caso Soule, aperto presso la Corte nazionale nel 2017, quando Villar era ancora a capo della RFEF (è rimasto in carica dal 1988 al 2017, ndr), è stata avviata un'indagine per verificare se l'ex presidente e il suo vice Padrón abbiano approfittato delle loro posizioni di privilegio per favorire, nel decennio 2007-2017, persone a loro vicine. Fra queste, appunto, il figlio dell'ex numero uno, che avrebbe ottenuto contratti vantaggiosi per la sua azienda orchestrando alcune amichevoli della Selección.