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Il Celtic Glasgow riprende la corsa al titolo della Scottish Premiership grazie al suo allenatore ad-interim. Martin O'Neill, chiamato a guidare i Bhoys dopo le dimissioni di Brendan Rodgers, ha esordito di nuovo sulla panchina dei biancoverdi dopo 20 anni con una vittoria schiacciante sul Falkirk. Un 4-0 più che convincente che restituisce un po' di respiro ai campioni in carica.
Ben 20 anni passati ma Martin O'Neill rimane lo stesso. La leggenda dei Celtic Glasgow è stata richiamata in panchina in un momento molto delicato per i campioni della Scottish Premiership. La stagione non è iniziata nel migliore dei modi, con l'eliminazione dalla Champions League e ultimamente anche dalle Coppe Nazionali e, come se non bastasse, le dimissioni di Brendan Rodgers. Ai biancoverdi serviva una guida e O'Neill, al momento della chiamata, non ha esitato un momento.
Con soli due giorni di tempo per preparare la partita contro il Falkirk, l'allenatore nord-irlandese se li è fatti bastare. Ha preso su la squadra, anche se solo come traghettatore, e l'ha mandata in campo con una forza di volontà che ultimamente sembrava essersi smarrita. Il 4-0 rifilato ai Bairns (doppietta di Kenny e reti di Nygren e Tounekti), ha rilanciato il Celtic alla corsa per il titolo, ora a -6 dagli Hearts, e soprattutto sembra aver ridato quella mentalità vincente per continuare a lottare e vincere.
"Sono solo una soluzione temporanea" - aveva dichiarato O'Neill il giorno della presentazione. Eppure, dopo 7.459 giorni dal suo ultimo match sulla panchina del Celtic: "Ero preoccupato prima della partita, ma è una mia caratteristica - ha ammesso ai microfoni della BBC Sport Scotland - é legato ai miei terribili problemi di insicurezza". Una insicurezza che il tecnico 73 enne ha saputo capovolgere ieri sera sul campo e chissà se questo breve incarico non possa essere rinnovato nei prossimi mesi.
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