IN ANDALUSIA, ALLO STADIO NUEVO ARCÁNGEL

Ceuta, stava dedicando il gol a suo padre: ammonito per “provocazione”…

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Un episodio singolare si è verificato durante Córdoba-AD Ceuta, match di terza divisione spagnola terminato domenica 1-1. Protagonisti l’arbitro Pedro Eugenio Muñoz Piedra e Rodri Ríos, 32enne attaccante della squadra ospite

Davide Capano

L’Agrupación Deportiva Ceuta, squadra del gruppo 1 della Primera RFEF, terza divisione del campionato spagnolo di calcio, presenterà ricorso contro un cartellino giallo che il suo attaccante Rodri Ríos si è visto sventolare a Córdoba per aver festeggiato un gol dedicato a suo padre. Sì, perché l’arbitro ha ritenuto che il giocatore stesse provocando gli spettatori che assistevano all’incontro.

L’episodio si è verificato domenica scorsa allo stadio Nuevo Arcángel della città andalusa, quando il direttore di gara della sezione di Madrid, Pedro Eugenio Muñoz Piedra, ha ammonito Rodri al minuto 35 per aver festeggiato il gol alzando le mani sul viso.

Secondo il fischietto, il 32enne giocatore del Ceuta è stato ammonito perché dopo la rete si è rivolto “ai tifosi della squadra avversaria compiendo gesti provocatori, consistenti nel mettere le mani sul viso”.

Ceuta, stava dedicando il gol a suo padre: ammonito per “provocazione”…- immagine 2

Al termine della partita, Rodri Ríos ha espresso sui social il suo disagio per il cartellino e ha chiarito di essersi messo le mani sul volto per celebrare la segnatura e dedicarla al padre, “perché ha la barba”, e che ha “niente a che vedere con quanto previsto nell’atto arbitrale o con una provocazione: questo non è calcio”.

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