WEST LONDON DERBY

West London Derby, è di nuovo Fulham-Chelsea: all’andata l’impresa Cottagers a Stamford Bridge

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Nella magia dell'ultimo Boxing Day c'è l'impresa del Fulham, che con una rimonta al cardiopalma è tornato a vincere in casa del Chelsea 45 anni dopo l'ultima volta.
Luca Paesano
Luca Paesano Redattore 

Dalle parti di Londra il calcio si vive su dimensioni differenti. La capitale e i suoi mille quartieri. Identità e radici differenti che formano uno degli agglomerati urbani più grandi ed eterogenei d'Europa. Qui, come in tutto il resto del Regno Unito, non poteva che insediarsi tra le trame sociali e culturali anche il football, con le sue storie e le sue sfumature. Sono ben sette le squadre della capitale che oggi partecipano alla Premier League e sono addirittura tredici i club iscritti a campionati professionistici. Nessuna città al mondo può condividere un primato simile.

Tra i quartieri di Londra il calcio ha preso vita raccontando inevitabilmente destini multiformi. Laddove la gloria e le ambizioni delle grandi - l'Arsenal, il Chelsea e il Tottenham - si intreccia con l'appartenenza e con i sogni delle più piccole - Fulham, Crystal Palace, West Ham e Brentford. È la purezza del calcio, che nel cuore del Regno Unito sintetizza la sua essenza.

Fulham-Chelsea, il West London derby

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Questa settimana va in scena nel weekend di Premier League l'ennesimo West London derby della stagione. Ad incontrarsi sono Chelsea e Fulham, due squadre che vivono l'incontro in maniera piuttosto differente. Se sulla sponda Cottagers i Blues sono visti come i principali nemici della capitale, dall'altro lato per i tifosi del Chelsea le vere inimicizie sono altre. Quelle con Arsenal e Tottenham per esempio, giusto per restare nella capitale, ma anche quelle con Manchester United e Liverpool volendosi spingere un po' più in là. Questione di due status diametralmente opposti, sostanzialmente. E per render l'idea basta pensare al fatto che per ben 15 anni, dal 1986 al 2001, i due club non si sono mai affrontati.

Sarà un derby questa volta speciale, con le due squadre impegnate nei rispettivi sogni europei. Se per il Chelsea c'è da aspettarselo, la grande novità è il Fulham di Fabio Silva. I Cottagers sono tra le grandi sorprese di una Premier League imprevedibile, che mai come quest'anno ha stravolto abitudini e gerarchie. Per delle big che scendono - vedi Manchester United e Tottenham - ci sono delle piccole che salgono - il Fulham, appunto, ma soprattutto il Nottingham.

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L'impresa del Boxing Day, Fulham corsaro a Stamford Bridge

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All'andata si è scritta una piccola grande pagina di storia delle sfide dei due club. Il successo del Fulham a Stamford Bridge in un match senza senso ha messo fine ad un digiuno in casa dei Blues durato ben 45 anni. Dal 1979 senza vittoria nella metà blu di Londra ed una striscia di 21 partite consecutive senza gloria. Il merito di quella che può essere considerata a tutti gli effetti un'impresa va in buona parte al lavoro di Marco Silva. Non solo per il nuovo volto che è riuscito a dare ai Cottagers, clamorosamente lanciati verso la possibilità di una qualificazione alle coppe europee della prossima stagione, ma anche per i cambi, decisivi, che hanno ribaltato e riscritto la storia del derby di andata.

L'1-0 in apertura di un enorme Cole Palmer in stato di grazia sembrava avviare il West London derby al più classico degli esiti. 15 minuti dentro al match e Fulham già sotto, ma quest'anno i Cottagers sono una squadra da battere e per farlo serve stare dentro la partita per 90 minuti. Il Chelsea invece è andato a folate, ha avuto le sue occasioni per raddoppiare - enorme quella di Cucurella da pochi passi alla mezz'ora - ma di fronte c'era un Bernd Leno in formato super.

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E poi la storia si scrive con i cambi, con le intuizioni di Silva, che prima butta dentro Harry Wilson, uno che dentro ha tutta la scuola Liverpool. E puntuale, alla prima chance, batte a rete e mette in bacheca il pareggio. Ma poi, in piena trance agonistica e con un finale fatto di cuore più che tatticismi, la firma sul capolavoro la mette Rodrigo Muniz. Il Chelsea commette l'errore di scoprirsi e prestare il fianco nel tentativo di prendersi 3 punti che avrebbero portato gli uomini di Maresca a -1 dal Liverpool capolista. Il Fulham ne approfitta e riparte con gamba nelle praterie sulla fascia destra fino al pallone di Lukic per l'attaccante messicano.

L'orologio segna il minuto 94:17 quando il cuore pulsante dello Stamford Bridge smettere di battere. Nel crollo emozionale del tifo blues c'è la poesia eroica dell'impresa del Fulham. È una delle magie di un Boxing Day che da sempre, nelle memorie del calcio inglese, regala storie da raccontare.