DERBY

Chelsea, Maresca: “Scudetto? Siamo lontani da Liverpool, City e Arsenal”

Chelsea, Gallas: 'Temo che Maresca sarà licenziato prima di Natale...'
Il tecnico dei Blues celebra la rimonta dei suoi contro il Totthenam e si sbilancia su Cole Palmer, progressi e corsa al titolo
Nancy Gonzalez Ruiz
Nancy Gonzalez Ruiz

Nel post-partita del rocambolesco derby vinto per 4-3 contro il Tottenham, Enzo Maresca ha voluto sottolineare l’importanza della presenza dei tifosi. “È per loro”, ha dichiarato con un sorriso soddisfatto. “Ho detto questa settimana che stavamo lavorando per renderli felici e oggi possono esserlo”. Parole che confermano quanto il tecnico tenga al legame tra squadra e tifoseria

La chiave dei cambi tattici

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Interrogato sulle modifiche apportate a gara in corso, Maresca ha spiegato le ragioni dietro le sue scelte: “Prima di tutto abbiamo avuto un problema con Romeo Lavia, quindi è entrato Malo Gusto e abbiamo spostato Moi Caicedo, cambiando il centrocampista offensivo. I cambi sono stati buoni”. Una lettura del match precisa e puntuale, che ha dimostrato la capacità del tecnico di adattarsi alle difficoltà e trasformarle in opportunità.

Cole Palmer, il gioiello in crescita

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Un capitolo a parte è stato dedicato a Cole Palmer, autore di una doppietta dal dischetto: “Conosco Cole da molto tempo e mi fido sempre di lui, sotto ogni aspetto. È una persona fantastica”, ha commentato Maresca. “Sta imparando a giocare quando è marcato uomo a uomo, come oggi contro Bissouma. Sta crescendo, migliorando e segnando gol. Questo lo rende felice e rende felici anche noi” ha aggiunto  il tecnico dei Blues.

Corsa al titolo: piedi per terra

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Maresca, però, mantiene i piedi per terra quando si parla di possibile corsa al titolo. “Arsenal, City e Liverpool probabilmente non commettono errori - come quello di Cucurella. Per essere seri, noi non siamo pronti, siamo lontani da queste squadre”, ha ammesso. “Ma ci concentriamo giorno per giorno e cerchiamo di migliorare la squadra”. Un approccio umile ma ambizioso, che riflette la volontà di costruire un Chelsea competitivo e solido, non nell’immediato, ma sul lungo termine

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