In una sfida che si preannuncia equilibrata e combattuta, ad emergere potrebbero essere le stelle delle due squadre.
In Danimarca siamo ormai giunti al tempo della resa dei conti e lo sa bene il Copenaghen, che in quattro giorni si gioca due sfide probabilmente determinanti nell'economia della corsa al titolo. Prima dello scontro diretto con il Midtjylland, il destino dei Løverne (i Leoni) passa dal sentitissimo derby della capitale, senza alcun dubbio il più acceso di tutto il paese.
Se il Brondby non ha praticamente più nulla da dire in questa lotta al titolo lo deve principalmente ad un finale di stagione tragico, che ha portato solamente 3 punti nelle ultime 4 partite della Regular Season. È per questo che dopo un'ottima stagione ha dovuto ridimensionare le proprie ambizioni e cominciare a guardarsi le spalle. Il terzo posto - alla pari con l'Aarhus - non rende giustizia al campionato dei Drengene fra Vestegnen (i Ragazzi della periferia occidentale), ma per lo meno garantirebbe un posto in Europa la prossima stagione.
Copenaghen-Brondby, due nomi da tenere d'occhio
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Copenaghen e Brondby si affronteranno in una sfida praticamente alla pari, malgrado gli 8 punti di distacco in classifica che abbiamo già motivato sopra. C'è da attendersi allora un derby agguerrito ed equilibrato, in cui l'esito è tutt'altro che scontato. Il Brondby non è riuscito a vincere nessuno dei due precedenti stagionali, pur avendo meritato largamente ai punti e nella prestazione in campo. Non neghiamo che la voglia di rivalsa, da questo punto di vista, potrebbe essere un fattore da non sottovalutare per i gialloblu.
A scrivere la storia di questo derby potrebbero essere allora le individualità, l'estro e la fantasia dei singoli. È vero che sono i due protagonisti più attesi, ma oggi Copenaghen e Brondby non possono non dipendere dai loro due trascinatori: Mohamed Elyounoussi da una parte e Mathias Kvistgaarden dall'altra. Stiamo parlando di due potenziali MVP del campionato, di gran lunga i leader tecnici delle due squadre della capitale.
Il talento di Elyounoussi non è mai stato in discussione, nonostante nel suo percorso gli sia sempre mancato quel quid per poter fare uno ste ulteriore nella sua carriera. Il trequartista marocchino ha sempre fatto vedere cose interessanti ovunque sia andato - in Europa ha giocato con Molde, Basilea, Southampton e Celtic - e si sta confermando ora anche al Copenaghen. Con 7 gol e 6 assist è senza dubbio il faro del gioco dell'undici di Jacob Neestrup. Nel 4-3-3 parte da mezz'ala di destra, ma i numeri tradiscono l'innata tendenza ad accompagnare - a anche concludere - la manovra offensiva. Bisognerà sicuramente valutarne però la tenuta fisica. L'ultima partita l'ha giocata esattamente un mese fa in Conference League contro il Chelsea. Da lì poi lo stop per un problema alla caviglia, smaltito giusto in tempo per essere in campo nel derby.
È invece un talento ancora in divenire quello di Mathias Kvistgaarden, che è in rampa di lancio e potrebbe spiccare presto il volo verso altre mete in Europa. Il 22enne di Birkerod si è letteralmente caricato il Brondby sulle spalle con i suoi 13 gol e 4 assist in questo campionato e non ha affatto intenzione di fermarsi proprio ora. Nato come esterno sinistro, nel tempo ha poi accentrato la sua posizione divenendo di fatto una seconda punta o proprio un nove vero e proprio, come di fatto gioca ora nel 4-3-3. È l'ennesimo nome di una generazione di giovani calciatori danesi che stanno a poco a poco prendendo il largo.