Cristiano Ronaldo confida nelle potenzialità del figlio 14enne Cristiano Jr. Il 39enne campione portoghese, ex Sporting Lisbona, Manchester United, Real Madrid e Juventus, e attaccante dell'Al-Nassr, ha ripercorso le tappe della sua lunga e strabiliante carriera.
Competitivo come il padre
CR7: “I miei figli sono come me, Cristiano Jr. spero possa diventare un calciatore”
Il cinque volte Pallone d'Oro si è raccontato in un'intervista con il suo amico ed ex compagno di squadra allo United, Rio Ferdinand, a TheFiveUK. Partendo dalla sua ultima e breve avventura ai Red Devils fino alle speranze di diventare un calciatore professionista riposte nel piccolo Cristiano.
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Cristiano Ronaldo spera in una carriera da calciatore del figlio 14enne...
—"Quando sono tornato al Manchester United ero molto felice. Ero uno dei migliori marcatori e ho fatto cose incredibili con il club. La mia prima stagione l'ho finita a quota 37 centri e sono stato il terzo giocatore con più gol del campionato di Premier League. Ho segnato in tutta la fase a gironi di Champions League, in ogni partita... Anche in campionato ho segnato 17 o 18 gol. Sono stato incredibile!", così ha descritto il ritorno al Manchester United Cristiano Ronaldo.
La stella portoghese ha poi tracciato un racconto sulle abitudini di famiglia: "Gioco a padel ogni giorno. Io e Cristiano Jr ci arrabbiamo, non ci parliamo da due giorni. Per questo sono contento, anche il piccolo Matteo è un tipo competitivo, questo mi piace. Ciò dimostra che hanno personalità. Sul serio, i miei figli sono proprio come me. Non insegno loro nulla, ma vedono il mio esempio. Quando perdo a volte mi arrabbio, a volte piango, dipende dal momento. Loro sono un po’ come me, quindi anche con i miei figli sono competitivo, voglio vincere sempre. Non regalo nulla gratuitamente".
CR7 spera che Cristiano Jr possa diventare un calciatore professionista: "Cristiano ha solo 14 anni, ha già la pressione di essere mio figlio. Lasciamo che commetta i suoi errori, ma spero che in futuro possa diventare un giocatore professionista. Se non diventerà un giocatore, potrà fare un'altra professione. Io comunque lo sosterrò sempre. Non possiamo fare pressione sui nostri figli perché siamo famosi".
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