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Arsenal-West Ham, uno dei numerosissimi derby di Londra. Non in cima alla lista delle stracittadine più sentite, ma comunque una sfida sempre piena di fascino. Sabato pomeriggio, ore 16, all’Emirates Stadium va in scena un nuovo capitolo della rivalità tra Gunners e Hammers. Gli uomini di Mikel Arteta, reduci da tre vittorie di fila in Premier League, puntano a fare bottino pieno per rimanere a contatto con la capolista Liverpool. Il West Ham di Graham Potter, protagonista fin qui di una stagione deludente con conseguente sedicesimo posto e cambio di allenatore, non vince in campionato da oltre un mese. Vediamo insieme i doppi ex principali della sfida: giocatori molto diversi tra loro sia per caratteristiche, sia per epoca in cui hanno giocato.
Londinese doc, cresciuto nel West Ham fin dalle giovanili e ora in forza all’Arsenal, Declan Rice è uno dei tre ex della sfida ancora in attività. Il centrocampista classe 1999 dopo una lunga trafila nella Primavera, esordisce con la prima squadra degli Hammers nel 2017. Piano piano diventa sempre più un punto di riferimento e prende anche i gradi di co-capitano nel 2020. Il suo primo gol in Premier League lo mette a segno proprio contro l’Arsenal nel gennaio 2019. Con il West Ham colleziona in totale 204 presenze e 10 gol. E soprattutto contribuisce alla conquista della Conference League 2023, che coincide finora con l’unico titolo vinto dagli Hammers negli ultimi 25 anni. Nell’estate dello stesso anno Rice passa all’Arsenal per la cifra monstre di 116,6 milioni di euro, che fanno di lui l’acquisto più pagato della storia dei Gunners, il quinto acquisto più oneroso della storia della Premier League e l’undicesimo della storia del calcio. I tifosi del West Ham non gradiscono il suo passaggio in un club rivale e non mancano di fischiarlo in alcune occasioni. Con l’Arsenal Rice vince subito la Community Shield e diventa fondamentale anche nel gioco del tecnico Arteta.
Percorso inverso, prima all’Arsenal e poi al West Ham, invece per Konstantinos Mavropanos. Il difensore greco classe 1997, dopo un inizio di carriera in patria, sbarca all’Arsenal nel gennaio 2018. Nonostante sia considerato un buon prospetto, Mavropanos con i Gunners non sfonda mai e dopo due anni e solo 7 presenze totali viene ceduto al Norimberga. Attenzionato anche dall’Inter e dal Napoli, passa invece allo Stoccarda dove riesce ad imporsi e ad attirare l’attenzione del West Ham, che lo acquista nel 2023 per 20 milioni di euro. Con gli Hammers il greco diventa una colonna portante della difesa, che tuttavia nella stagione attuale scricchiola terribilmente. E sabato arriva uno dei migliori attacchi della Premier League…
Lukasz Fabianski, portiere polacco, è il terzo e ultimo doppio ex ancora in attività in una delle due squadre, il West Ham. Veterano totale, prossimo a compiere 40 anni ad aprile, Fabianski arriva però all’Arsenal nel lontano 2007. L’estremo difensore polacco non riesce mai a diventare titolare fisso. Inizialmente è il secondo di Jens Lehmann, poi di Manuel Almunia e infine di Wojciech Szczęsny. Non mancano però le occasioni per farsi notare: alcune le sfrutta bene, altre meno. Chiude la sua avventura ai Gunners con 31 presenze e un Fa Cup vinta nel 2014. Dopo una lunga avventura allo Swansea, nel 2018 va al West Ham dove fino al 2023 è il primo portiere. Con gli Hammers vince la Conference League. Ora pur rimanendo in rosa svolge più il ruolo di uomo spogliatoio. E a proposito di concorrenza con Manuel Almunia, anche il portiere spagnolo classe 1977 è un doppio ex della sfida. Ma se all’Arsenal il portiere spagnolo nel bene o nel male lascia una traccia dal 2004 al 2011, al West Ham passa solo qualche mese sempre nel 2011.
La sostituzione tra portieri dell'Arsenal Manuel Almunia e Lukasz Fabianski, durante una sfida di Champions League. (Photo by Jamie McDonald/Getty Images)
Grande giocatore, ma probabilmente campione assoluto mancato, Samir Nasri ha lasciato molto più il segno all'Arsenal che al West Ham. Il fantasista francese -nato nel 1987, ritiratosi nel 2020 e paragonato spesso a Zinedine Zidane- dopo un eccellente inizio di carriera in patria con il Marsiglia, passa all’Arsenal nel 2008. Nasri con i Gunners gioca tre stagioni a un livello più che buono. Tante giocate di qualità, 18 gol in 86 presenze, ma anche un brutto infortunio alla gamba e parecchia incostanza. E soprattutto nessun titolo vinto: per quelli serve aspettare la successiva avventura al Manchester City, con cui conquista cinque titoli tra il 2011 e il 2016. Al West Ham invece il centrocampista francese arriva nel gennaio 2019, quando ormai la sua carriera è in declino e frenata anche a causa doping. L’anno prima infatti Nasri viene squalificato per 6 mesi per un test antidoping eseguito nel 2016 e risultato positivo. Con gli Hammers però Samir non riesce nell’intento di risollevarsi: cinque mesi, 5 apparizioni, 0 gol. Un anno dopo dà l’addio al calcio.
Il nome di Nigel Winterburn ad Highbury, nel quartiere londinese dell’Arsenal, è oltre la leggenda. Il difensore inglese, classe 1963, gioca nell’Arsenal dal 1987 al 2000. Tre decadi diverse in cui colleziona 580 presenze, un numero impressionante che lo rende il quarto giocatore con più presenze nella storia dei Gunners. Con l’Arsenal Winterburn vince 10 trofei, tra cui tre Premier League e una Coppa delle Coppe. Prima come terzino destro, poi come terzino sinistro. Prima con George Graham in panchina, poi anche con Arsene Wenger (la cui difesa viene ribattezzata “Dad’s Army"). Per almeno 12 anni il calciatore inglese è un pilastro inamovibile della difesa dell’Arsenal. Nel 2000 Winterburn infine passa al West Ham. Nonostante sia a fine carriera riesce comunque a farsi amare e ben figurare anche negli Hammers e appende gli scarpini nel 2003 dopo 82 apparizioni.
Fredrik Ljungberg, centrocampista funambolico nonché icona della moda, come Winterburn viene considerato uno dei migliori giocatori della storia dell’Arsenal. Classe 1977, lo svedese arriva ai Gunners nel 1998, dopo che l’allora tecnico Arsene Wenger si innamora calcisticamente di lui durante una sfida tra Inghilterra e Svezia. Imprevedibile e flessibile diventa imprescindibile al fianco di tanti altri campioni come Thierry Henry, Dennis Bergkamp e Robert Pires. Uno dei suoi gol più importanti è quello che regala all’Arsenal la Fa Cup 2002 contro il Chelsea. Oltre a questo Ljungberg con i Gunners conquista 2 Premier League, altre due Fa Cup e un Community Shield. Nel luglio 2007, dopo 7 stagioni, 216 presenze e 46 gol in maglia biancorossa, lo svedese passa al West Ham. E come diversi già citati colleghi anche lui negli Hammers incide molto meno. Una sola annata chiusa con 25 presenze e 2 reti, prima della rescissione consensuale. Come allenatore invece Ljungberg torna all’Arsenal: nel 2018 diventa allenatore della squadra U23. Successivamente, per un mese circa a fine 2019, assume il ruolo di tecnico ad interim della prima squadra al posto di Unay Emery e prima dell’arrivo di Mikel Arteta di cui poi diventa collaboratore fino al 2020.
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