Un detenuto, autorizzato a muoversi all'interno del carcere, gestisce il tutto

Dani Alves, boom di magliette autografate: ecco il curioso traffico in carcere

Sergio Pace

Il 39enne brasiliano, in carcere da più di due mesi dopo l'accusa di stupro, è in attesa di sapere la data del processo. E intanto il traffico di magliette dietro le sbarre è aumentato a dismisura...
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In carcere bisognerà pure far qualcosa. Da più di due mesi Dani Alves è in custodia senza cauzione dopo essere stato accusato di stupro per una presunta violenza sessuale commessa nei confronti di una giovane donna nei bagni di una discoteca di Barcellona. Il calciatore brasiliano si trova nel modulo 13 del carcere di Brians 2 in attesa di sapere la data del processo. Secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe volerci anche un anno e mezzo di attesa. Insomma, Dani Alves continua la sua vita da carcerato assieme agli altri detenuti.

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(Photo by David Ramos/Getty Images)

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Una routine che però prevede anche un curioso traffico di magliette. Infatti, secondo quanto riporta ElCaso.com, sono quadruplicati gli ordini per le magliette da gioco di Dani Alves da quando l'ex Barcellona si trova dietro le sbarre. Un business ben organizzato che ha in Dani Alves il perno centrale. Un detenuto, autorizzato a muoversi all'interno del carcere e a raccogliere tutte le magliette nei vari moduli (casacche inviate direttamente dalle famiglie o tramite corrieri), gestisce questo particolare traffico.

Questi porta poi le magliette al modulo 13 per farle autografare da Dani Alves. Una volta fatto ciò, il suddetto detenuto si incarica di restituire le magliette autografate a ciascun modulo. Le stesse verranno poi rispedite a parenti e amici. Per far questo, viene addebitata una commissione a ciascun detenuto (pacchetti di tabacco o altri prodotti disponibili presso il negozio del carcere).