Il calcio non lo ha mai lasciato, anche se in maniera decisamente diversa. Dani Alves è tornato a giocare a calcio assieme a degli sconosciuti in forma anonima. Facile organizzare una partitella tramite un app apposita. Ma non era scontato rimanere in forma anonima. E così l'ex terzino di Barcellona e Juventus, tra le altre, è stato riconosciuto. Insomma, il giochino messo in atto non è poi durato così tanto.
Le partitelle organizzate tramite app
Dani Alves gioca a calcio tra sconosciuti in forma anonima. Ma viene scoperto…
Dani Alves torna a giocare...ma viene scoperto
—La vicenda di Dani Alves è ormai ben nota. L'ex calciatore brasiliano è stato accusato di stupro da una ragazza e, per tale motivo, Dani Alves venne arrestato e rinchiuso nel carcere di Brians 2. Passati 14 mesi, l'ex terzino, condannato in primo grado a quattro anni e mezzo per violenza sessuale, è uscito dal carcere lo scorso 25 marzo su cauzione (milionaria).
Quest'estate ha provato ad organizzare una partitella tramite un app tra perfetti sconosciuti. La cosa gli è pure riuscita, ma fino ad un certo punto. Se voleva rimanere in forma anonima beh, Dani Alves ha fallito in tale impresa. Non appena è stato scoperto via ad autografi, foto e video di rito.
Da quasi sei mesi in libertà vigilata, Dani Alves sta cercando di tornare alla normalità non facendo parlare di sé in pubblico. Diverse le partite messe in piedi tramite l'apposita app per passare pomeriggi spensierati in compagnia di calciatori sconosciuti.
A quasi sei mesi dall'essere tornato in libertà, seppur vigilata, Dani Alves è tornato a fare parlare di sé nelle cronache calcistiche. L'ex stella brasiliana, scarcerata lo scorso 25 marzo, è stato immortalato in queste settimane mentre si dilettava nella sua grande passione, il calcio. Lo ha fatto però provando a tenere un basso profilo, senza incappare nei clamori e nei riflettori della cronaca, senza riuscirci. Durante l'estate, infatti, Dani Alves ha partecipato a diverse partite sui tanti campi da calcio attorno a Barcellona, città che non può lasciare per ordinanza del tribunale che gli impone la firma giornaliera per rispettare le regole della libertà vigilata.
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