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Doping, Yeray sulla squalifica: “Decisione giusta, non sapevo di assumere una sostanza proibita”

Yeray squalifica doping
Il difensore dell'Athletic Bilbao ha accettato la squalifica di dieci mesi inflitta dalla Uefa e fatto chiarezza sulla vicenda doping: le parole del calciatore
Luca Paesano
Luca Paesano Redattore 

Ha parlato quest'oggi per la prima volta Yeray Alvarez, difensore dell'Athletic Bilbao squalificato per dieci mesi dopo esser risultato positivo ad un controllo antidoping dopo la sfida di Europa League contro il Manchester United. Anzi, il calciatore ha fatto pubblicamente mea culpa, assumendosi tutte le responsabilità dell'uso inconsapevole di una sostanza proibita e accettandone le conseguenze. Il difensore spagnolo,in una conferenza stampa, ha voluto fare chiarezza sulla vicenda.

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Yeray parla dopo la squalifica per doping

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"Sono stato squalificato per dieci mesi dalla UEFA per aver assunto una sostanza proibita, ma voglio chiarire che non ho mai saputo di averla assunta. Voglio chiarire che non ho assunto nulla per migliorare le prestazioni atletiche o cose del genere", ha tenuto subito a precisare il difensore dell'Athletic Bilbao prima di procedere a spiegare quanto accaduto.

"Nel 2016 ho iniziato la chemioterapia e una delle paure più grandi era la caduta dei capelli. L'oncologo mi ha detto che esisteva un trattamento specifico per l'alopecia e dal 2022 prendo una pillola e uno spray la sera". Nulla di illecito, tant'è che la cura non ha mai arrecato problemi e tutt'ora continua a rispettarla. A causare la positività alla prova svolta dal calciatore dopo il match di maggio contro lo United è stata una pillola assunta in sostituzione di quella prevista dalla sua terapia.

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"La mia compagna Naia ha iniziato un trattamento molto simile a dicembre 2024. La settimana prima della partita contro il Manchester (a San Mamés), quando sono andato a prendere le pillole mi sono reso conto di non averne. Per rispettare la routine che avevo ogni sera, ho deciso di prendere la pillola della mia compagna pensando che contenesse la stessa sostanza della mia. Non sapevo che contenesse anche un'altra sostanza proibita", ha ammesso Yeray a proposito del canrenone, che è nella lista proibita dalla WADA ed è 'responsabile' della squalifica.

Il calciatore ha poi espresso grande gratitudine al club, allo staff tecnico e a quello medico che gli sono stati vicini in queste giornate complicate, ed anche a tutti i compagni e tifosi che hanno speso belle parole per lui. Inoltre, Yeray ha precisato che non percepirà stipendio per tutto il periodo della squalifica per doping, che terminerà il 2 aprile 2026. Il difensore spagnolo ha aggiunto che il suo studio legale sta attualmente valutando se presentare ricorso contro la squalifica.