Il fatto

Ecuador, commando armato rapisce la moglie e il figlio Jackson Rodríguez

Jackson Rodríguez
La moglie e il figlio di Jackson Rodríguez, difensore dell’Emelec, sono stati rapiti a Guayaquil durante un attacco a casa loro. L’incidente si inserisce in un contesto di violenza crescente, con 2.345 morti violente registrate tra gennaio e...
Silvia Cannas Simontacchi

In Ecuador, un incubo nel cuore della notte ha travolto Jackson Rodríguez, difensore classe '98 dell’Emelec. Alle 3 del mattino di mercoledì 23 aprile, un commando armato ha fatto irruzione nella sua abitazione di Guayaquil, rapendo sua moglie e il figlio di cinque anni. Secondo quanto riferito dalla polizia, degli “individui non identificati” hanno sfondato la porta d’ingresso della casa del calciatore, facendo irruzione con violenza. Dopo aver saccheggiato l’abitazione e rubato denaro e oggetti di valore, hanno brutalmente prelevato la sua famiglia.

Ecuador, le prime ricostruzioni del rapimento

Ecuador, commando armato rapisce la moglie e il figlio Jackson Rodríguez- immagine 2
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Secondo le prime ricostruzioni, gli aggressori cercavano proprio il terzino 26enne, che si era nascosto sotto un letto. Quindi, dopo aver arraffato gioielli e altri oggetti preziosi, hanno chiesto alla moglie di Rodríguez se lui fosse in casa. Quindi, hanno preso la donna e il bambino. Il calciatore ha riferito alle autorità di aver visto i rapitori fuggire a bordo di un pick-up grigio a due posti. Ora si trova sotto protezione, mentre sono in corso le operazioni di ricerca e le indagini per ritrovare i suoi cari.

L’incidente si inserisce in un contesto già delicato: appena dieci giorni fa, il governo ecuadoriano ha dichiarato lo stato di emergenza in nove aree del Paese, tra cui la provincia di Guayas, dove si trova Guayaquil. La misura consente il dispiegamento straordinario delle forze di sicurezza per contrastare l’escalation di violenza attribuita a gruppi criminali organizzati. Tra gennaio e marzo, sono state registrate 2.345 morti violente, di cui ben 742 nella sola Guayaquil, città portuale a circa 270 chilometri a sud-ovest della capitale Quito, considerata oggi uno degli epicentri della crisi di sicurezza nazionale.

Il precedente di Pedro Perlaza

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Proprio dai porti di Guayaquil, secondo le autorità, partono spedizioni illegali di droga dirette verso Europa, America Centrale e Stati Uniti. Un terreno fertile per criminalità e sequestri, che sempre più spesso colpiscono anche i volti noti dello sport. Già nel dicembre 2024, il calciatore Pedro Perlaza, all'epoca in forza al Delfin La Manta, era stato rapitoa Esmeraldas, città a 182 chilometri da Quito, per poi essere liberato pochi giorni dopo. È questa la speranza di Jackson Rodríguez: che anche sua moglie e suo figlio possano presto fare ritorno a casa. Finora nessuna dichiarazione ufficiale è arrivata dall'Emelec, che lunedì 28 dovrebbe affrontare il Tecnico Universitario.