C’è un fascino antico e romantico nel vedere una squadra sudamericana affrontare il palcoscenico mondiale, sfidando giganti con l’orgoglio di una maglia che pesa come la storia. Il River Plate si appresta a vivere il Mondiale per Club con il fuoco sacro di chi non smette mai di sognare, guidato ancora una volta da Marcelo Gallardo, l’uomo delle notti indimenticabili.
Intervista
ESCLUSIVA River Plate, Mendez: “Inter fuori portata, ma occhio a questi due…”

BUENOS AIRES, ARGENTINA - APRIL 27: Franco Mastantuono of River Plate celebrates after scoring the team's first goal during the Torneo Apertura Betano 2025 match between River Plate and Boca Juniors at Estadio Mas Monumental Antonio Vespucio Liberti on April 27, 2025 in Buenos Aires, Argentina. (Photo by Marcelo Endelli/Getty Images)

Inserito in un girone di ferro con l’Inter, i messicani del Monterrey e gli Urawa Red Diamonds, il club di Buenos Aires si prepara a una battaglia che va oltre il campo: è una questione d’identità, di appartenenza, di fede.
Per raccontare questo viaggio con gli occhi e il cuore di chi vive il River ogni giorno, abbiamo incontrato Juan Pablo Méndez, giornalista di Diario Olée voce autorevole del calcio argentino. Con lui abbiamo parlato di sogni, giovani promesse, vecchi eroi e della possibilità, anche solo per un attimo, di toccare il cielo con un pallone.

River Plate tra dubbi e certezze
—Come si sta preparando il River Plate in vista del prossimo Mondiale per Club? Qual è stato il percorso che ha permesso al club di qualificarsi, e in che fase si trova adesso il progetto in vista del torneo?
"Il River Plate si presenta al Mondiale per Club con più dubbi che certezze. Nella corsa alla Libertadores tra il 2021 e il 2024 ha sempre cercato di restare competitivo, ma la forma attuale della squadra non è incoraggiante. I pareggi contro avversari modesti come l’Universitario, squadra che storicamente fatica nelle trasferte, e l’eliminazione per mano del modesto Platense nel campionato argentino, hanno lasciato più ombre che luci".
"Il portiere Franco Armani rimane un punto di riferimento, ma ha mostrato segni di incertezza proprio nella sfida contro l’Universitario. Anche in difesa ci sono dubbi: né Martínez Quarta né Pezzella garantiscono solidità, e l’attaccante colombiano Miguel Borja ha perso il posto da titolare. Nel complesso, i singoli sono lontani dal loro miglior livello, e la squadra non sembra avere lo spessore per puntare al titolo e forse nemmeno per superare il girone".
Con il ritorno di Marcelo Gallardo in panchina, che tipo di identità sta cercando di dare al nuovo River? Ci sono differenze tattiche rispetto al suo primo ciclo alla guida della squadra?
"Sul piano tattico, Marcelo Gallardo resta fedele alla sua idea di gioco: intensità, possesso palla, terzini offensivi, centrocampisti dinamici e tanta mobilità offensiva. Ma oggi la qualità degli interpreti non è all’altezza delle sue idee. E questo si riflette nelle prestazioni".
Il gruppo con Inter, Monterrey e Urawa Red Diamonds è tra i più complessi del torneo. In Argentina come viene percepito questo girone? E qual è la sensazione generale sulle reali possibilità del River di superare la fase iniziale?
"Il girone con Inter, Monterrey e Urawa Red Diamondsè percepito in Argentina come un ostacolo importante. L’obiettivo realistico per il River è il secondo posto, e la sfida contro il Monterrey sarà probabilmente decisiva. Sulla carta, l’Inter è di un livello superiore, ma le partite, si sa, vanno giocate".

River? "Un occhio in particolare per tre calciatori"
—Oltre a Mastantuono, ci sono altri giovani talenti del River Plate che potrebbero mettersi in evidenza durante la competizione?
"Un altro nome da tenere d’occhio è Ian Subiabre: il giovane potrebbe trovare spazio e minuti preziosi nel corso del torneo".
Quali sono oggi i veri punti di forza del River Plate? In quale zona del campo la squadra esprime il meglio del proprio potenziale, e quali giocatori potrebbero rappresentare un pericolo concreto per avversarie come l’Inter?
"In termini di punti di forza, il River Plate non ha un reparto che spicca nettamente. Ci sono però alcune varianti offensive interessanti. In particolare, l’Inter dovrà fare attenzione al possibile ingresso di Gonzalo Montiel, se non partirà titolare, e ai movimenti intelligenti di Facundo Colidio in attacco".

Mi hai parlato in precedenza di Pezzella e Martinez Quarta. Come stanno rendendo i due ex volti noti del calcio italiano?
"Per quanto riguarda i “volti noti” come Pezzella e Martínez Quarta, le prestazioni recenti non sono incoraggianti. Non stanno offrendo sicurezza e hanno commesso errori in momenti chiave.
Tra i tifosi del River c’è entusiasmo per il Mondiale per Club? O viene percepito più come un appuntamento secondario rispetto a campionato e coppe sudamericane?
"C’è comunque entusiasmo tra i tifosi del River Plate, più che altro per il fascino delle sfide contro avversari di alto livello e per il sogno, seppur complicato, di diventare campioni del mondo. Ma la consapevolezza generale è che superare le grandi potenze europee sarà un’impresa al limite dell’impossibile".
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