derbyderbyderby calcio estero Europa League, Shakhtar-Panathinaikos: il duello tra il calcio brasiliano e quello greco-balcanico

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Europa League, Shakhtar-Panathinaikos: il duello tra il calcio brasiliano e quello greco-balcanico

Shakhtar Panathinaikos
Una sfida europea che mette a confronto due stili di calcio opposti: la creatività tecnica e spettacolare di un gruppo brasiliano giovane e talentuoso contro la solidità, l’esperienza e la determinazione dei greci
Stefano Sorce
Stefano Sorce

Giovedì 14 agosto si accende il ritorno del playoff di Europa League tra Shakhtar Donetsk e Panathinaikos, con la partita d’andata terminata a reti inviolate (0-0). Al centro del confronto non c’è solo il risultato, ma soprattutto due universi calcistici distinti che si incrociano sul campo: lo Shakhtar, tradizionalmente ricco di talento brasiliano, contro il Panathinaikos, con un’identità fortemente greca e balcanica.

Shakhtar Panathinaikos

Lo Shakhtar-Brazil

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Lo Shakhtar Donetsk è da sempre sinonimo di calcio brasiliano in Europa, grazie a una lunga e consolidata tradizione di scouting verdeoro che ha portato nella squadra ucraina alcuni dei talenti più brillanti del calcio brasiliano degli ultimi anni. Oggi la rosa dello Shakhtar vanta un’armata di giovani e talentuosi brasiliani: da Marlon, difensore ex Sassuolo, e Marlon Gomes a Eguinaldo, Pedro Henrique, Vinicius Tobias, Kevin, Newerton, Alisson, Pedrinho fino al promettente Kaua Elias. Questa colonia verdeoro porta sul campo la tipica impronta del calcio brasiliano: tecnica sopraffina, creatività, fluidità nel gioco e un calcio spettacolare che punta al controllo palla e al fraseggio continuo, con un’estetica raffinata e una costante ricerca dell’azione offensiva. A loro, da non dimenticare assolutamente, si aggiunge anche il numero dieci Sudakov, trequartista ucraino.

Ma questa vocazione brasiliana dello Shakhtar non è affatto una novità. Negli anni passati, la squadra è stata la casa di grandi nomi come Douglas Costa, Fernandinho, Willian, Alex Teixeira, Luiz Adriano e Taison, autentici protagonisti del calcio europeo. A loro si sono aggiunti negli ultimi tempi altri calciatori di qualità come Dodo, Ismaily, Fernando, Alan Patrick e Marcos Antonio, che hanno contribuito a consolidare l’identità tecnico-tattica della squadra. Questa continuità nel valorizzare il talento brasiliano è una delle chiavi del successo dello Shakhtar, che da anni si presenta come un vero e proprio avamposto del calcio verdeoro in Europa.

Il Panathinaikos greco-balcanico

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Dall’altra parte, il Panathinaikos di Atene rispecchia invece un’identità più legata alla concretezza e alla fisicità del calcio greco e balcanico. La rosa è composta principalmente da giocatori locali, come Vagiannidis, Siopis, Ioannidis, Bakasetas, Kyriopoulos, Kotsiras, Bregou, Bogos, Nikas, Kotsaris, Zeka e il neo acquisto Kyriakopoulos dal Monza, a cui si aggiungono elementi di esperienza e carattere provenienti dai Balcani: Nemanja Maksimovic, Jedvaj, Mladenovic e Filip Djuricic. Questo mix genera una squadra pragmatica, spesso difensivamente solida, con una filosofia di gioco basata sulla compattezza, sull’organizzazione e sulla capacità di soffrire, pronta a colpire in contropiede o su situazioni studiate.

Europa League, Shakhtar-Panathinaikos: il duello tra il calcio brasiliano e quello greco-balcanico- immagine 3

Tra l'altro nei greci ci sono altre tre vecchie conoscenze del calcio italiano, ovvero i due polacchi Dragowski, portiere ex Fiorentina, e Swiderski ex Verona ed Ahmed Touba, ex Lecce. Presenti in rosa anche il brasiliano Tete, lo spagnolo Chirivella, appena arrivato dal Nantes, l'attaccante esterno Facundo Pellistri.

Se il Brasile dello Shakhtar punterà sulla fantasia e sull’estro dei suoi giovani talenti per sfondare, il Panathinaikos greco-balcanico cercherà di sfruttare l’esperienza, la determinazione e il gioco di squadra per mantenere la porta inviolata e provare a segnare il gol decisivo. In gioco non ci sono solo i 90 minuti, ma una sfida culturale che mette a confronto due modi molto diversi di vivere il calcio europeo. Chi avrà la meglio in questa affascinante sfida di stili? Lo scopriremo giovedì, quando le filosofie calcistiche di Brasile e Balcani si scontreranno sul prato verde dell’Europa League.