Un crollo verticale, umano e professionale. David Coote, ex arbitro della Premier League, ha ammesso davanti al tribunale di Nottingham di aver realizzato un video pedo-pornografico di un ragazzo di 15 anni. Il 43enne inglese, già al centro di polemiche per un duro sfogo contro Jürgen Klopp, rischia ora una condanna per un reato classificato come "categoria A", il livello più grave previsto dalla legge britannica in materia di abusi su minori.
La confessione
L’ex arbitro di Premier League David Coote si dichiara colpevole: “Video indecente di un 15enne”

Dalla Premier League all’aula di tribunale
—Per anni Coote è stato considerato uno dei fischietti di punta del calcio inglese. Aveva diretto oltre cento gare in Premier League dal suo debutto nel 2018 e faceva parte dello staff arbitrale anche a Euro 2024. Tutto è crollato dopo un’indagine interna della Football Association, che ha portato alla luce conversazioni sospette sui suoi dispositivi.
Un successivo controllo della polizia di Nottinghamshire ha poi rivelato l’esistenza di un video indecente di un minore, salvato su un laptop e risalente al gennaio 2020. In aula, il giudice ha definito il reato “di estrema gravità” e ha ordinato un rapporto pre-sentenza prima di decidere l’eventuale pena detentiva. Coote è stato rilasciato su cauzione fino all’udienza fissata per l’11 dicembre.

Coote, dal caso Klopp al baratro personale
—Il declino di Coote era iniziato mesi fa, quando la PGMOL lo aveva sospeso e poi licenziato per un video diffuso in rete nel quale l’arbitro insultava pesantemente Klopp, definendolo un “arrogante tedesco”. A peggiorare la situazione, un altro filmato circolato durante Euro 2024 lo mostrava mentre sniffava una sostanza bianca.
Dopo la squalifica da parte della UEFA fino al 2026, Coote era stato avvistato mentre lavorava come corriere per la ditta Evri. Un epilogo amaro per un uomo che fino a pochi anni fa rappresentava l’élite dell’arbitraggio inglese e che oggi si trova al centro di uno dei casi più scioccanti del calcio britannico.
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