Lo striscione pro-Palestina esposto dai tifosi del PSG, durante la sfida di Champions League contro l'Atletico Madrid, ha suscitato forti reazioni in Francia. Se la UEFA ha scelto la strada della neutralità, le autorità francesi al contrario si sono dette preoccupate per l'ingresso della politica negli stadi.
Politica negli Stadi
Francia, lo striscione pro-Palestina degli ultras del PSG diventa un caso politico
PSG convocato dal ministero degli Interni
—"Free Palestina". Lo striscione mostrato dagli ultras del PSG ha scosso il Ministro dell'Interno francese Bruno Retailleau che ha condannato l'iniziativa e chiesto al club parigino di far chiarezza sulla vicenda: "Chiedo al PSG di spiegarsi e ai club di fare in modo che la politica non danneggi lo sport, che deve sempre rimanere una fonte di unità. Questi messaggi sono vietati dai regolamenti della Lega e della UEFA". Nei prossimi giorni il club parigino sarà convocato dal Ministero per ulteriori spiegazioni.
La posizione del club
—In contrasto con la posizione delle autorità francesi, la UEFA ha deciso di non intraprendere azioni disciplinari: "Non ci sarà alcuna azione disciplinare in quanto lo striscione esposto non può essere considerato provocatorio o offensivo in questo caso specifico". Prima della partita PSG-Atletico, i tifosi del Virage Auteuil avevano esposto il messaggio pro-Palestina circondato dai colori del club, con immagini simboliche di conflitto e pace. Il PSG, in un comunicato ufficiale, ha dichiarato però di non essere a conoscenza dell'iniziativa e si è detto "fermamente contrario a qualsiasi messaggio politico" all'interno del proprio stadio, ribadendo la volontà di mantenere l'arena sportiva un luogo neutrale.
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