Girona, che caduta: un anno fa sognava il titolo, oggi teme la retrocessione
GIRONA, SPAIN - APRIL 21: Alejandro Frances of Girona FC looks dejected after Isco of Real Betis scores his team's third goal during the LaLiga match between Girona FC and Real Betis Balompie at Montilivi Stadium on April 21, 2025 in Girona, Spain. (Photo by Alex Caparros/Getty Images)
Un anno fa festeggiava la prima qualificazione storica in Champions, mentre ora sta lottando per non retrocedere
Federico Grimaldi
Un anno fa, il Gironaera la rivelazione della Liga, un’avventura da sogno che li aveva portati a lottare per il titolo e, incredibilmente, a guadagnarsi un posto inChampions League. Oggi, a pochi mesi di distanza, la stessa squadra si ritrova ad affrontare una realtà ben più cupa: il rischio concreto di retrocedere. Il sogno europeo sembra ormai lontano, mentre la salvezza è diventata la sola speranza.
Da squadra che incantava, a sorpresa del campionato, il Girona è scivolato in un vortice di difficoltà. Ora ogni partita è una battaglia per la sopravvivenza. La magia di un anno fa è svanita, lasciando spazio a una lotta senza respiro per non cadere nel baratro.
La parabola del Girona in questa stagione è una delle più sorprendenti della Liga. Solo un anno fa, la squadra catalana viveva il suo sogno più grande: era in corsa per il titolo, superando le aspettative di tifosi e addetti ai lavori, con un gioco spumeggiante che li aveva portati addirittura a qualificarsi per la Champions League. Un risultato storico, che sanciva il passaggio di una piccola realtà a una delle squadre più ambiziose del calcio spagnolo. Oggi, però, la scena è ben diversa. La squadra che un tempo lottava per la gloria si ritrova impelagata in una lotta disperata per la salvezza, un incubo che sembra il rovescio di quella favola.
Gli stessi giocatori che brillavano sotto i riflettori ora sono protagonisti di una stagione altalenante, caratterizzata da infortuni, cali di forma e un gioco che fatica a decollare. Quella che sembrava una stabilità conquistata con fatica si è trasformata in una fragilità evidente. La transizione da una lotta per il titolo alla minaccia della retrocessione non è solo il risultato di un calo di rendimento, ma anche un segno delle difficoltà di mantenere il livello di competitività. Il Girona, che sembrava pronto a rimanere tra i grandi, ora è costretto a fare i conti con la realtà di una squadra che sta cercando di non affondare nel baratro della Liga.
Quali sono i motivi?
—
La stagione del Girona è crollata in modo drastico. Sono passati da una lotta per il titolo e un’incredibile qualificazione alla Champions League, a una battaglia per evitare la retrocessione. Le cessioni di giocatori chiave, come Artem Dovbyk, capocannoniere della scorsa stagione, hanno indebolito pesantemente la squadra. Nonostante le iniziali promesse di non cederlo, la partenza dell’attaccante ucraino è stata inevitabile. Naturalmente, la sua assenza ha lasciato un vuoto difficile da colmare. A questo si aggiungono le vendite di Aleix García e Iker Almena, che hanno indebolito ulteriormente il centrocampo e la difesa. Sul fronte degli acquisti, il mercato estivo non ha portato i risultati sperati.
Abel Ruiz, arrivato con grandi aspettative, ha faticato a ritrovare la forma e ha segnato solo 6 gol, ben lontano dai numeri di Dovbyk. Yaser Asprilla e Ladislav Krejčí, due dei rinforzi principali, non si sono adattati al gioco del Girona, restando sotto le aspettative. Anche i prestiti di Donny van de Beek e Bryan Gil, che dovevano portare qualità ed esperienza, non sono riusciti a incidere come previsto, rimanendo troppo spesso al di sotto delle loro potenzialità.
La combinazione di queste cessioni importanti, acquisti deludenti e una certa difficoltà a mantenere la continuità del gioco ha portato il Girona a vivere una stagione ben al di sotto delle aspettative. Da squadra che un anno fa lottava per la Champions League, si è trasformata in una compagine che ora si trova a dover combattere per la salvezza. Una rapida discesa che dimostra quanto sia difficile mantenere un livello così alto in un campionato competitivo come la Liga.
Girona, ora l'unico imperativo è: salvare la stagione
—
L'unico obiettivo rimasto per il Girona è salvare la stagione. Farlo significa evitare la retrocessione a tutti i costi. In una stagione che sembrava destinata a portare altre soddisfazioni, ora la priorità è garantirsi la permanenza nella Liga. Con soli 35 punti in classifica, e il terz'ultimo posto distante appena 3 punti, la situazione è estremamente delicata. Ogni partita da qui alla fine sarà una battaglia e il Girona dovrà dare il massimo per risollevare una stagione che rischia di trasformarsi in un incubo. Non sarà facile, visto il livello di competitività della Liga e la difficoltà a trovare continuità nelle prestazioni.
L'unica soluzione è ripartire da zero, concentrandosi sulla salvezza e cercando di sfruttare ogni opportunità per accumulare punti cruciali. La partita di lunedì prossimo contro il Mallorca potrebbe diventare un crocevia fondamentale per il futuro del club. Un risultato positivo darebbe una scossa, rinvigorendo la squadra, mentre un passo falso aumenterebbe la pressione, facendo crescere il rischio di una discesa irreversibile. Il futuro del Girona dipende da questo: sarà fondamentale ritrovare quella solidità e determinazione che sembravano essere la chiave del loro successo solo un anno fa.