Le parole

Haaland sulla palla in testa a Gabriel: “Non mi pento molto nella vita”

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Haaland torna sullo scontro con Gabriel: "Le cose che succedono in campo restano lì. Io non mi pento molto nella vita"
Nancy Gonzalez Ruiz

Erling Haaland ha recentemente fatto parlare di sé non solo per i suoi gol - già 10 in 7 partite di Premier League - ma anche per un gesto controverso ai danni di Gabriel durante l'esultanza per il pareggio (2-2) trovato da John Stones al 98' del match contro l'Arsenal di Arteta. Nel momento del gol, Haaland ha prontamente raccolto la palla e l’ha lanciata verso la nuca di Gabriel Magalhães, difensore dei Gunners, in una reazione istintiva, probabilmente legata all'eccesso di adrenalina e all'emozione di aver salvato una partita quasi persa.

"Non mi pento molto nella vita"

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Durante la conferenza stampa alla vigilia della partita di Nations League della Norvegia contro la Slovenia, ad Haaland, che sostituirà come capitano l’infortunato Martin Ødegaard, - assente per un problema alla caviglia - è stato chiesto “Se quel comportamento avvenisse ad un tuo compagno di squadra, lo tollereresti?” Il centravanti norvegese, dopo aver accennato un sorrisetto ha risposto:  “In quel momento della partita sono successe tante cose. Le cose che succedono in campo restano lì, ed è così che vanno le cose”, dichiarando: ”Non mi pento molto nella vita”.

Il vis a vis con Arteta

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Non solo Haaland non si è scusato del suo comportamento, ma è stato anche protagonista di uno scambio di battute con Mikel Arteta, allenatore dell'Arsenal, e Gabriel Jesus, ex compagno di squadra al City e ora attaccante dei Gunners, concludendo la disputa con un provocatorio invito al tecnico spagnolo a "restare umile”. Nonostante le polemiche scatenate dal gesto e il rischio di una potenziale squalifica, soprattutto considerando lo spintone rifilato a Thomas Partey durante il battibecco post-partita, l’attaccante norvegese è stato risparmiato dalla Football Association.

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Lo stesso Gabriel Magalhães, coinvolto direttamente nell’episodio, ha minimizzato l’episodio. ”È stata una battaglia, una guerra. Nel calcio è normale che ci siano provocazioni. Fa parte del gioco", ha dichiarato il difensore brasiliano, sottolineando come, una volta finita la partita, tutto sia stato lasciato alle spalle. Con l'Arsenal che affronterà nuovamente il Manchester City il 1º febbraio all'Emirates Stadium, Gabriel ha aggiunto con tono di sfida: "Li stiamo aspettando nel nostro campo".

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