derbyderbyderby calcio estero Hakimi rompe il silenzio: “Le accuse di violenza sessuale? Una grande bugia”

LE PAROLE

Hakimi rompe il silenzio: “Le accuse di violenza sessuale? Una grande bugia”

Hakimi rompe il silenzio: “Le accuse di violenza sessuale? Una grande bugia” - immagine 1
L'ex giocatore dell'Inter, alle prese con delle accuse molto delicate, ha rotto il silenzio uscendo allo scoperto parlandone pubblicamente in Francia con una lunga intervista
Giammarco Probo

Dopo l'inchiesta giudiziaria che lo vede indagato per violenza sessuale, per la prima volta Achraf Hakimi ha deciso di intervenire e parlare pubblicamente. Il terzino marocchino ex Inter, è al centro di uno scandalo su alcune accuse risalenti al 2023 con il racconto di una donna con l'insistenza del calciatore, conosciuto sui social, a trascorrere una notte insieme. In un primo momento non c'era stata denuncia, poi la vittima ha deciso di raccontare tutto alla Polizia. Hakimi si è sempre ritenuto innocente, rischiando comunque di andare a processo. Per la prima volta ha deciso così di parlare ai media francesi per divulgare la sua versione della storia, intervista integrale che andrà in onda questa sera a Canal +. 

Hakimi Marocco alle Olimpiadi

Le parole di Achraf Hakimi sull'accusa di violenza sessuale

—  

Anche a Parigi i riflettori sono puntati sul caso Hakimi, in attesa che la giustizia faccia il suo corso. Il giocatore, dopo tanto tempo, ha così deciso di uscire allo scoperto e parlare pubblicamente dell'accaduto al format Clique su Canal+.

PSG Atalanta

Queste le parole del giocatore: "La cosa più falsa che è stata detta su di me? La violenza sulla ragazza". "È una menzogna, è  stato il colpo più duro che ho subito, per me e per la mia famiglia. I miei figli sono piccoli e un giorno leggeranno quello che è stato scritto: è una cosa che da papà fa di certo molto male"

Hakimi poi ha ricordato l'esatto momento in cui ha appreso la notizia: "Me lo disse la mia avvocata. Sono innocente: so chi sono, so di non aver fatto nulla e mai lo farei. Ho chiesto io stesso di parlare con la polizia e mettere a disposizione il mio DNA. Grazie al lavoro della polizia sono emersi elementi importanti".

Il difensore arrivato sesto nella cerimonia del Pallone D'oro ha ammesso di aver cambiato entourage e aggiunge: "Nel calcio siamo esposti a tanti rischi, tra cui i ricatti. Dopo questa vicenda ho ristretto molto il mio cerchio di fiducia". Infine, un attacco alla stampa: "Hanno sporcato il mio nome e la mia dignità parlando senza sapere. Non auguro a nessuno di essere accusato falsamente".