Il weekend dei calciatori italiani all’estero: show del Brentford di Kayode, goleada tedesca per Chiarodia

Il week end dei calciatori italiani all'estero è stato come sempre ricco di emozioni tra grandi prestazioni, momenti in salita, delusioni all'ultimo secondo, grandi marcature e immense parate. Ne sa qualcosa Federico Chiesa, andato in gol con il suo Liverpool all'ultimo respiro contro il Crystal Palace regalando il momentaneo vantaggio ai suoi, condannati poi al ko dalla sortita di Nketiah al 97'. Sorride ancora invece Gigio Donnarumma con il Manchester City: sonora manita contro il Burnley con l'estremo difensore che concede soltanto il gol della bandiera ad Anthony al 38'. Faccia a faccia invece tra Tonali e Calafiori in Newcastle-Arsenal terminata con la vittoria dei Gunners. Entrambi titolari, l'ex Roma ha poi lasciato il campo al 70' dopo un giallo ricevuto. Ma non solo volti più noti: ci sono tanti altri calciatori italiani meno conosciuti che militano in numerosi campionati all'estero, portando avanti i loro sogni e obiettivi. Scopriamo insieme di chi si tratta e quali sono state le loro sorti sportive in questi giorni. Classe 1998, con Mantova nel cuore e la voglia di emergere con tanto lavoro e spirito di sacrificio. Il difensore centrale Fabrizio Brignani ha riempito in estate la sua valigia con numerosi sogni e speranze lasciando proprio la squadra della sua città natale per volare in direzione Spagna. Il CD Castellòn in Seconda Divisione lo ha fortemente voluto, particolarmente carico e motivato per questa nuova esperienza all'estero. Contratto quadriennale e un progetto importante, con la voglia di mettersi in mostra. La stagione è iniziata in salita ritagliandosi poco spazio ma c'è tempo per convincere il mister: una svolta è necessaria, con la squadra che attualmente milita negli ultimi posti in classifica a 5 punti, avendo collezionato solo una vittoria, tre pareggi e due sconfitte. Vediamo stasera cosa succederà, nel monday night in trasferta contro il Leganes. In progress. Una punta centrale vuole giocare, sente il fiuto del gol e lo ricerca, come l'ossigeno nei polmoni. Tra i calciatori italiani all'estero c'è anche il classe 1997 Mirco Barella, cresciuto calcisticamente in Germania godendo del doppio passaporto, trovando una sua dimensione nell'SC Reute. Lo scorso gennaio il trasferimento all'SC Lahr II, fino al giugno 2026, scoprendo tutte le peculiarità della Landesliga Südbaden. Nella settima giornata di campionato ha subìto un ko di misura tra le mura amiche contro l'Offenburg FV, all'ottavo posto in classifica ma non cambiando la propria posizione in classifica, ben stabili all'undicesima posizione, poco più in alto della zona retrocessione. Poco spazio al momento per Barella, alla ricerca sicuramente di maggiore minutaggio. In salita. Micheal Kayode è sicuramente un volto più noto dei calciatori italiani all'estero rispetto ai precedenti, ugualmente alla ricerca della consacrazione lontano dal Bel Paese. Perno importante della Nazionale Under21 sulla fascia destra difensiva, dopo l'esperienza alla Fiorentina tra Primavera e Serie A, è stato attratto dalle sirene della Premier League, accettando la ghiotta offerta del Brentfort. Prima il prestito oneroso lo scorso gennaio, poi il riscatto definitivo firmando un contratto quinquennale con opzione per un ulteriore anno. Il suo sabato è stato davvero magico: in campo dal 1', ha presenziato alla vittoria incredibile per 3-1 in casa contro il Manchester United. Tre punti pesanti e tanti applausi per lui. Talento. Nel Sion, squadra che milita nella Superliga svizzera, c'è un'ampia colonia italiana partendo da uno dei portieri della squadra, Francesco Ruberto. Nato a Lamezia Terme nel cuore della Calabria nel 1993, si è trasferito da piccolissimo lontano dall'Italia per inseguire il sogno di diventare un calciatore professionista. Ha svolto tutta la trafila delle giovanili prima in forza allo Young Boys e poi al Thun, alternando ben 6 squadre diverse dal 2012 a oggi. Per questa stagione ha scelto il Sion, alle dipendenze dell'esperto preparatore dei portieri Massimo Colomba. Sta crescendo ancora tanto, migliorando, alternandosi spesso con il portiere titolare Racioppi. Da pochi anni ha acquisito anche la cittadinanza svizzera, riconoscendo il suo percorso calcistico in parallelo a quello di vita. Nel weekend appena trascorso è reduce dal pari a reti bianche contro il Losanna tra le mura amiche, posizionandosi al sesto posto in classifica. The wall. Vent'anni e un grande talento, quello che mette in campo ogni giorno e che lo ha portato a indossare con fierezza la maglia della Nazionale italiana Under 21 e del Borussia Monchengladbach. Fabio Chiarodia ha le idee ben chiare e sa, da sempre, cosa vuole ottenere dalla sua vita: una grande carriera da calciatore. Nato in Germania da genitori italiani e forte della doppia cittadinanza, ha deciso sin da giovanissimo di proseguire la sua avventura sportiva in Baviera, prima con la maglia dell'Oldenburg e poi con quella storica del Werder Brema. Dopo ben 9 anni decide di cambiare aria, approdando nel 2023 al Monchengladbach, diventandone un punto di riferimento. Non a caso, ha vissuto un weekend molto particolare nella sfida contro l'Eintracht Francoforte, con il match in casa che è terminato 4-6. Un risultato tennistico che lo ha visto lasciare il campo dopo 38', già sul 4-0 per gli ospiti. Un incidente di percorso che non macchia assolutamente la sua splendida carriera, ancora molto in crescita. Rewind. Quest'ultimo focus è doveroso, dedicato a un grande talento del calcio italiano all'estero che ha vissuto una delle settimane più brutte della sua carriera. Non è facile a 18 anni accasciarsi al suolo dolente nel miglior momento dell'inizio stagione, con una maglia pesante, da sogno e blasonata come quella del Liverpool, con la consapevolezza che potrai rivedere il campo tra molto, molto tempo. Forse, persino un anno. Il destino martedì scorso è stato molto beffardo con Giovanni Leoni, rallentando la sua incredibile ascesa nel terzo turno di Carabao Cup contro il Southampton. Ben 79' e un verdetto impetuoso: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistra. Giovane, può velocizzare i tempi di recupero ma la stagione è in bilico, la prima con i Reds. Non può godersi neanche il primato in classifica, neanche i fasti di un'annata che si preannuncia super. Ma guai a mollare: c'è solo bisogno di sorridere ancora, rimboccarsi le maniche e tornare più forte di prima. In bocca al lupo, Giovanni!