Cinque tifosi del Real Valladolid sono stati condannati per aver rivolto pesanti insulti razzisti al giocatore del Real Madrid, Vinicius Jr., durante la partita disputata il 30 dicembre 2022 allo stadio José Zorrilla. L’episodio, che ha fatto il giro del mondo, si è verificato all’88° minuto della partita, quando l’attaccante brasiliano stava lasciando il campo per la sostituzione. Mentre si dirigeva verso la panchina, da alcuni settori della tribuna, sono partiti insulti gravemente offensivi come “fottuto scimmiotto”, “figlio di putt...”, “negro" e fottuto frocio”.
La Sentenza
Insulti razzisti a Vinicius: un anno di carcere per cinque tifosi del Valladolid

Il valore del verdetto: riconosciuti i crimini d’odio razziale
—Le frasi, pronunciate pubblicamente e registrate da altri spettatori, sono state poi condivise sui social, generando un’eco mediatico nazionale e internazionale. Secondo quanto riportato da AS, la Procura, la difesa e il legale del calciatore hanno trovato un accordo: quattro dei cinque imputati sconteranno un anno di prigione, riceveranno una multa giornaliera di 6 euro per nove mesi e saranno interdetti da qualsiasi attività educativa, sportiva o ricreativa per quattro anni. Il quinto tifoso ha ottenuto una pena pecuniaria più leggera (4 euro al giorno), ma anche lui resterà lontano dagli stadi per anni.

L’accordo sarà ufficializzato durante l’udienza prevista il prossimo 21 maggio presso il Tribunale di Valladolid. Il giudice renderà pubblica la sentenza, che prevede anche l'esclusione dalla possibilità di esercitare il diritto di voto durante la durata della pena. Inoltre non saranno concesse ai 5 imputati attenuanti per quote non pagate. I giudici hanno sottolineato l’evidente natura razzista degli insulti, definiti atti volti a ledere la dignità del calciatore.
Vinicius Jr. rinuncia al risarcimento
—Nonostante la gravità dell’attacco, Vinicius ha deciso di rinunciare a qualsiasi forma di risarcimento economico. Un gesto che, simbolicamente, sposta l’attenzione dalla vendetta alla giustizia. Resta però forte il messaggio di condanna pubblica che arriva dalla Spagna: il razzismo negli stadi non sarà più tollerato, né ignorato.
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