DDD
I migliori video scelti dal nostro canale

calcio estero

Iran, Rezaei: “I miei figli sono nati in Italia e vorrei tornare per allenare, a Teheran il derby dura tutto l’anno”

Nuova esperienza in panchina per Rezaei

Le rivelazioni dell’ex difensore di Perugia, Messina e Livorno, trevigiano d’Iran e tecnico del Zob Ahan

Davide Capano

“Esteghlal-Persepolis è il derby più sentito del mondo, non c’è dubbio. A Teheran vivono 15 milioni di abitanti, la città è divisa tra queste due squadre. In tutto l’Iran abbiamo 30 milioni che tifano Persepolis, 25 milioni l’Esteghlal. E allo stadio sempre in 100mila, è un derby che dura un anno intero”. A dirlo è Rahman Rezaei, ex difensore iraniano di Perugia, Messina e Livorno ai colleghi di tuttomercatoweb.com.

Il 45enne oggi allena il Zob Ahan, squadra della Persian Gulf Pro League: “Dopo aver chiuso la mia esperienza italiana nel 2008, sono tornato in patria dove ho giocato nel Persepolis, poi in Qatar e nuovamente in Iran dove ho chiuso la carriera. Cinque anni fa ho iniziato a fare l’assistente allenatore di una squadra iraniana e poi ho avuto l’opportunità di essere il tecnico principale in seconda divisione. Ora sto preparando con molti buoni propositi questa stagione nel massimo torneo. Mi trovo molto bene. Intanto mi sono posto l’obiettivo di fare bene in campionato. Mi piacerebbe fare esperienza in Iran per poi, fra 2 o 3 anni, rientrare in Italia ad allenare. Anche in Serie C sarebbe bello ma ovviamente dipende da quello che farò in questi anni”.

Rezaei, nel corso dell’intervista, ricorda con piacere i sette anni italiani: “Bellissima esperienza, anni bellissimi. Mi sono divertito come giocatore e anche fuori dal terreno di gioco. Torno spesso in Italia, abbiamo casa a Treviso. Mio suocero prima era a Perugia, poi si è trasferito a Treviso e nel 2006 e spesso li andiamo a trovare. Io ormai ho il passaporto italiano, mia moglie è di Assisi. I miei figli sono nati a Pisa e Treviso. Bellissima città, ci piace molto. Mi sento ormai un trevigiano”.Poi svela dove si è trovato meglio tra i team in cui ha giocato: “A Messina, dove ho centrato una promozione in Serie A che mancava da troppo tempo. La gente provava un senso di gratitudine nei nostri confronti e per questo ho sentito più affetto rispetto a Perugia e Livorno”.

Infine il buon Rahman confida di ispirarsi al nostro calcio per la sua carriera da tecnico: “Credo tantissimo nella tattica della squadra e cerco di fare tesoro di quel che ho imparato. Mi piace lo stile di Ancelotti, ma anche Conte, Capello, Allegri. Il mio modulo preferito è il 4-2-3-1, in alternativa 4-4-2 o 4-1-4-1”.

Potresti esserti perso