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SPAGNA

LaLiga, ancora guai per il Barcellona: debiti accumulati per 159 milioni di euro

Pietro Rusconi
Il club blaugrana si trova nella solita precarietà finanziaria, tra le questioni più controverse c'è il mancato pagamento di alcuni giocatori acquistati dal 2022 in poi
00:58 min

Dopo la sudata vittoria per 2-1 nel derby catalano contro il Girona, le difficoltà per il Barcellona sembrano non essere ancora terminate. Tra l'espulsione dell'allenatore Flick, i problemi fisici dei titolari Lewandowski, Raphinha, Gavi e una solidità difensiva che fatica ad arrivare, continuano a tenere banco le questioni economico-finanziarie.

 

Pubblicati i bilanci aziendali del Barcellona

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Una settimana fa, il Barcellona ha presentato all'Assemblea degli Azionisti i bilanci dell'esercizio finanziario precedente e quello per la stagione successiva, in attesa dell'approvazione dei soci. Dopo l'approvazione di routine dei delegati, sono emerse delle preoccupazioni a proposito dell'elevato debito che il club continua a fronteggiare: in particolare si fa riferimento ai pagamenti rimasti in sospeso per l'acquisto di giocatori attualmente in rosa o addirittura già ceduti. Il debito totale del club riguardo ai trasferimenti ammonta a 159 milioni di euro , di cui 140 milioni di euro da pagare a breve termine, ovvero durante la stagione in corso. 

I casi più spinosi: Da Lewa a Vitor Roque

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Per valutare questo debito si deve partire già dall'estate del 2022, dove il Barça ha speso circa 150 milioni per Robert Lewandowski, Raphinha e Jules Koundé. Tuttavia, di questa grande quantità, non sono stati ancora destinati 78 milioni di euro: 42 milioni per Raphinha (suddivisi fra Leeds, Sporting Lisbona e Vitória Guimarães), 25 milioni per Koundé e altri 11 milioni per Lewandowski. C'è anche chi non è più agli ordini di Flick ma deve ancora essere finito di pagare: Vitor Roque . Dopo il suo acquisto dall'Atlético Paranaense per 30 milioni di euro e un periodo non esaltante in maglia blaugrana, l'attaccante è stato ceduto al Palmeiras per 25 milioni di euro. Nonostante ciò, il Barcellona deve ancora 17 milioni di euro al club brasiliano di Paranà.

Raphinha dell'FC Barcelona esulta dopo aver segnato il quarto gol della sua squadra durante la partita della Liga tra FC Barcelona e Real Madrid CF. (Foto di Alex Caparros/Getty Images)

Il rischio Champions League

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Il Barcellona si trova dunque in una situazione dai confini rigidi e dalla difficile previsione, tanto che Laporta ha parlato addirittura di una possibile esclusione dalla Champions League:"La UEFA voleva punirci impedendoci di giocare la prossima Champions League. Tuttavia, il fatto che il Barcellona non sia una società per azioni e non possa aumentare il proprio capitale sociale è stato uno degli argomenti che abbiamo utilizzato per convincere la UEFA a ridurre la multa per violazione del Fair Play Finanziario da 60 milioni di euro a 15 milioni di euro".

Neanche la soluzione dei ricavi generati dal Camp Nou brandizzato Spotify non sta portando i risultati sperati: non essendo ancora terminati i lavori, i blaugrana continuano a giocare nel piccolo stadio olimpico Lluís Companys.