UN SABATO SUL CAMPO DEI RIVALI DEL LENS

Lille, c’è il derby con il Lens e il giovane portiere rivela il suo segreto: “Maignan mi scrive sempre…”

LILLE, IL RIGORE DI CHEVALIER
A soli 21 anni, Lucas Chevalier è uno dei migliori portieri della Ligue 1. Prima di avvicinarsi al derby sul campo del Lens, oggi sabato 4 marzo (ore 17), il numero uno nato a Calais si è raccontato, parlando anche dei consigli di Mike Maignan

Redazione DDD

Lucas Chevalier è passato velocemente dalla Ligue 2 con il Valenciennes a un posto da titolare al Lille in appena un anno e mezzo. I tifosi del Lille lo volevano titolare fin da subito, dopo la partenza verso Milano di Mike Maignan: "I tifosi del Lille avevano visto la mia stagione al Valenciennes. C'è stata una richiesta da parte mia per andare a giocar nel Lille. Ma nei confronti di Léo Jardim che era il numero uno, l'entusiasmo dei tifosi mi metteva un po' a disagio perché era lui che giocava e invece loro facevano i cori per me. Ho dovuto tenere un profilo basso anche per rispetto, nei confronti di Leo, degli allenatori e dei compagni. Ho cercato di essere il più neutrale possibile, di aspettare, e ho fatto un buon lavoro".

Sempre in contatto con Mike

Senti che c'è un "hype" intorno a te nei media, ma anche nel mondo del calcio. Con i ritiri internazionali di Hugo Lloris e Steve Mandanda, pensiamo che potrebbe esserci spazio per te.. "Penso di essere il portiere più giovane della Ligue 1 e che, inoltre, gioca in un club come il Lille, attira l'attenzione. Credo nelle mie qualità, cerco di aiutare la squadra con un allenatore che chiede cose molto precise".

Lille, c’è il derby con il Lens e il giovane portiere rivela il suo segreto: “Maignan mi scrive sempre…”- immagine 2

Mike Maignan ti scrive ancora da Milano? "Ricevo spesso dei briefing da lui. Dato che si è infortunato di recente, ha avuto il tempo di guardare le mie partite. Dopo gli incontri, quando vado negli spogliatoi, discutiamo di quello che ho fatto in campo. Cosa ho fatto bene e cosa ho fatto male. Cose da migliorare e cose che le persone non vedono nemmeno ma che possiamo sistemare. Piccoli, importanti dettagli che fanno la differenza. Siamo spesso in contatto".

È il paradosso, perché la tua famiglia è più tifosa del Lens, e come sei diventato tifoso del Lille? "Io infatti sono di Calais e in giro non ci sono club importanti, né in Ligue 1 né in Ligue 2. Ci sono club in Nazionale o inferiori, quelli di Dunkerque e Boulogne-sur-mer per esempio. Ci rendevamo conto che non avevamo intorno a un grande club come Lille o Lens. Dopo è un fatto di sensazioni, si fa il tifo per una squadra e non sappiamo perché, arriva, li guardiamo, apprezziamo il gioco, ci piacciono i colori...No, la famiglia non è più Lensoise, è finita. A mio padre piaceva molto il Lens alla fine degli anni '90 quando erano campioni di Francia (1998), gli piaceva questa squadra. Mio fratello si è evoluto nel Lens tra i 13 ei 16 anni, ha giocato per il Racing Club de Lens. Nella mia famiglia, adesso però Losc al 100%".

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