Questa sera scendono in campo Psg e Inter Miami per il terzo ottavo di finale del Mondiale per Club. Per Luis Enrique non si tratta di una semplice partita: dall'altra parte ritrova dopo diversi anni molti giocatori simbolo del "suo" Barcellona con cui vinse tutto tra il 2014 e il 2017, Messiin primis. Proprio il tecnico asturiano dei parigini sottolinea l'importanza dell'incontro che lo coinvolge specialmente dal punto di vista emotivo. La vincente affronterà nei Quarti di Finale una tra Flamengo e Bayern Monaco.
Mondiale per Club
Luis Enrique: “Poter giocare contro Messi è speciale per me dal punto di vista emotivo”

MUNICH, GERMANY - MAY 31: Luis Enrique, Head Coach of Paris Saint-Germain, acknowledges the fans as he celebrates victory with players of Paris Saint-Germain after the UEFA Champions League Final 2025 between Paris Saint-Germain and FC Internazionale Milano at Munich Football Arena on May 31, 2025 in Munich, Germany. (Photo by Lars Baron/Getty Images)


Le dichiarazioni di Luis Enrique
—Durante la consueta conferenza stampa pre-partita, il tecnico del Psg ha sottolineato l'importanza del match sia per sé stesso che per i giocatori della sua squadra: "Dal punto di vista emotivo è una partita speciale per me. Ma lo è anche per il club e per i giocatori che hanno condiviso qui a Parigi lo spogliatoio con Messi. Il match è importante e dà grande motivazione il fatto di giocare contro una squadra piena di talenti in campo e in panchina". Per Luis Enrique, infatti, l'età non deve trarre in inganno: "Il livello e la qualità non sono andati persi".

È necessaria dunque una grande partita per poter avere la meglio dell'avversario "perché Busquets continua a essere lo stesso; Messi con la palla tra i piedi rimane unico; Suarez, che capacità!; Jordi Alba si trova con Messi come ai tempi del Barcellona. Quindi, o andiamo in campo con la nostra miglior versione o vinceranno facile".

Luis Enrique ha infine parole d'encomio anche per un suo altre grande ex giocatore, ovvero Javier Mascherano: "Non ho mai avuto dubbi quando allenavo il Barcellona sul fatto che sarebbe diventato un ottimo allenatore. E secondo me lo sarà anche Busquets quando e se deciderà di farlo. Già quando gli allenavo era evidente la loro propensione per il ruolo".
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