Manchester United, quanti soldi sprecati: i peggiori acquisti post-Ferguson
MANCHESTER, ENGLAND - MAY 06: The Manchester United club crest on the first team home shirt displayed on May 6, 2020 in Manchester, England (Photo by Visionhaus)
Da Falcao a Depay, da Lukaku ad Antony: ecco alcuni dei peggiori acquisti del Manchester United dopo l'addio di Sir Alex Ferguson
Mattia Celio
Il Manchester United non vince il campionato dalla stagione 2012-13, ovvero dall'ultima annata con in panchina Sir Alex Ferguson. L'addio di uno dei più grandi allenatori della storia del calcio ha giovato molto sulla storia dei Red Devils perché, in seguito, si sono succedute stagioni caratterizzate da un via vai di allenatori e, soprattutto, da giocatori arrivati con grandi aspettative ma che alla fine si sono rivelati delusioni. Ecco alcuni acquisti flop dell'era post-Ferguson.
Angel di Maria esulta dopo la rete al Queen Park Rangers. Una delle poche gioie con la maglia del Manchester United. (Foto di Matthew Peters/Manchester United via Getty Images)
I primi flop post-Ferguson: da Fellaini a Rojo
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Tra i primi a sbarcare all'Old Trafford dopo l'addio di Alex Ferguson c'è Marouane Fellaini. Prelevato dall'Everton e voluto fortemente da David Moyes, il centrocampista viene schierato poche volte tra i titolari e, con l'arrivo di Van Gaal, viene messo sul mercato e invitato a cercare una nuova sistemazione. Alla fine il belga rimane a Manchester fino al 2019 quando volerà in Cina allo Shandong Taishan.
Con l'olandese in panchina, nel 2014 arriva in prestito dal Monaco Radamel Falcao, uno dei migliori attaccanti del momento ma reduce da un problema all'adduttore che lo aveva tenuto fermo per molto tempo. Non sentendo la fiducia dell'ambiente, l'avventura a Manchester si chiude con sole 4 reti in 29 partite.
In quello stesso anno, il più grande investimento dei Red Devils è Angel Di Maria che arriva dal Real Madrid per 59 milioni di euro con la speranza di poter dare di nuovo alla gente un grande numero 7. L'argentino sembrava l'uomo giusto ma le tensioni con il tecnico olandese compromettono tutta la sua esperienza. Lo stesso giocatore dichiarerà che Van Gaal lo faceva sentire il principale responsabile di ogni sconfitta della squadra così, dopo solo una stagione, passa al PSG per 63 milioni. Altro acquisto fallimentare di quella stagione è Marco Rojo, prelevato dallo Sporting Lisbona in cambio di Nani. Il difensore non lascerà mai il segno, o quantomeno verrà ricordato per i suoi battibecchi con Zlatan Ibrahimovic.
Da Darmian al grande (deludente) ritorno di Pogba
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Pagato circa 20 milioni di euro, l'avventura di Matteo Darmian al Manchester United è stata tutt'altro che memorabile. I diversi allenatori che si sono succeduti in quegli anni non lo hanno certo aiutato ma lui non si è mai rivelato all'altezza. Non viene quasi mai messo tra i titolari e dopo quattro anni con 92 presenze e 1 marcatura se ne va al Parma.
Tra le più grandi delusioni della stagione compare anche Memphis Depay, arrivato dal PSV nel 2015 per 30 milioni. Nonostante un buon avvio viene man mano relegato ai margini della rosa, complici alcune interviste in cui il giocatore dichiara che il fitto calendario del club inglese non gli consente di rendere al massimo delle sue potenzialità. Lascerà il Manchester United dopo solo un anno e mezzo collezionando 56 presenze totali e 7 gol all'attivo.
Neanche a centrocampo le cose vanno per il verso giusto. Arrivano giocatori del calibro di Schneiderlin e, in particolare, Bastian Schweinsteiger. ma entrambi non vengono presi in considerazione da Mourinho che subito li mette sul mercato. In pratica due fantasmi. Lo stesso si può dire per Eric Bailly. Richiesto dallo Special One, l'ivoriano si trasferisce alla corte dei Red Devils per 40 milioni. Nei suoi anni in Inghilterra, dove resterà fino al 2022, ha saltato 126 partite per infortunio. Neanche Mkhitaryan riesce a lasciare il segno. Per lui solo 39 presenze in due anni.
Ma il 2016 verrà ricordato anche per "il ritorno del figliol prodigo" Paul Pogba. Dopo 3 anni con la Juventus ritorna all'Old Trafford per 110 milioni. Già l'inizio per lui non è facile, tanto che Mourinho gli toglie la fascia da capitano per atteggiamenti in campo non all'altezza. Il giocatore si dimostra la brutta copia del fenomeno in maglia bianconera, mai incisivo e al centro della stampa più per le questioni extra calcistiche, come il furto avvenuto nella sua abitazione. Unica consolazione (piccola) dei suoi anni a Manchester è la conquista dell'Europa League nel 2017. Lascia il Manchester United nel 2022 da svincolato per tornare alla Juventus.
Da Lukaku a Sancho, la storia non cambia
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Nel suo secondo anno a Manchester, Mourinho ottiene uno degli attaccanti più forti in circolazione, ovvero Romelu Lukaku. Preso dall'Everton per 80 milioni, nei due anni con la casacca dei Red Devils, il belga conferma i dubbi su di lui: è forte fisicamente ma non riesce a fare la differenza quando il livello si alza. Per lui 66 presenze e 28 reti. Ancora più deludente è stato Alexis Sanchez. Il cileno è reduce da anni da protagonista con l'Arsenal, le cui 166 presenze e 80 reti fanno ben sperare i tifosi, ma i suoi grandi numeri li lascia a Londra. Si dice infatti che già dal suo primo allenamento abbia chiesto al suo agente di rescindere il contratto. Alla fine rimarrà due anni collezionando solo 45 gettoni e 5 reti.
Dopo Mourinho, in panchina arriva Ole Gunnar Solskjær. Nella sua prima stagione si cerca di riorganizzare il reparto difensivo e, per questo, la società acquista Harry Maguire dal Leicester per 80. L'arrivo del classe '93 divide la tifoseria fin dall'inizio con alcuni che lo difendono a spada tratta e altri che lo reputano un pessimo difensore.
Se Maguire divide la tifoseria, su Sancho invece non si ha il minimo dubbio. Arrivato nel 2021 dal Borussia Dortmund per la cifra di 68 milioni, il classe 2000 ha un buon inizio in maglia rossa ma le sue problematiche con il tecnico ten Hag compromettono tutto tanto che il tecnico, durante l'estate del 2023, decide di convocarlo nel roster principale a causa delle sue prestazioni altalenanti in allenamento e poi lo estromette totalmente dai piani della squadra. Il 25 enne fa così ritorno al Borussia per poi andare al Chelsea nell'estate 2024 senza aver mai lasciato il segno all'Old Trafford.
Lo scandalo Antony
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Nel 2022 arriva alla sua corte Antony dall'Ajax per ben 95 milioni. Subito lo stampa si scandalizza per la cifra sborsata e le sue prestazioni in campo confermano i dubbi: nelle sue prime 17 partite con la maglia dello United non realizza neanche un goal e tantomeno un assist. In più, nel settembre 2023, la sua ex fidanzata lo denuncia per violenza e minacce e questo spinge il club a metterlo fuori rosa. La sua scarsa forma, le sue buffonate in campo e le sue esultanze, unite al prezzo elevato, hanno dato vita a tanti meme sui social. Inoltre. molti tifosi dello United lo hanno definito il peggior acquisto di sempre. Nell'ultima sessione di mercato invernale, lascia Manchester per trasferirsi al Betis Siviglia.
Si sapeva che sostituire uno dei migliori manager di sempre sarebbe stato un compito arduo, ma certo i tifosi dello United non si aspettavano di vedere la loro squadra capitolare fino alle zone basse della classifica. Qualcosa (più di qualcosa) dall'addio di Ferguson non ha funzionato. Come ben si sa, per vincere serve una buona squadra, ma soprattutto occorre un progetto decente perché altrimenti non si va lontano e questo il Manchester United lo ha imparato e lo sta tutt'ora imparando a sue spese.