Pedri, Mason Mount, Gavi, Phil Foden, Ansu Fati, Jude Bellingham... sono tante le nuove giovani star emergenti del calcio mondiale e un problema che devono affrontare, forse poco noto anni fa, è quello dei social network. Phil Jones, difensore del Manchester United, ormai esperto nell’essere il “punching ball” dei tifosi e oggetto di numerosi meme, ha avvertito di questo pericolo nel podcast ufficiale dei Red Devils.
LA PUNTURA DEL 29ENNE INGLESE
Manchester United, Phil Jones: “Social ostili e tossici per i giovani calciatori”
Il difensore dei Red Devils non usa i social dal 2017 per i danni psicologici provocati da critiche e scherni nei suoi confronti. In un’intervista al podcast ufficiale dello United, Phil avverte le nuove leve in rampa di lancio
“Immagino che per i giovani giocatori che stanno iniziando ora, non solo al Manchester United, ma in tutto il mondo, i social siano un ambiente molto ostile e tossico in cui entrare e devono essere in grado di affrontarlo sia mentalmente che fisicamente”, ha detto il calciatore, che ha lasciato da un bel po’ il mondo del web.
“Ho lasciato i social da molto tempo (Twitter da maggio 2017, Instagram dal mese dopo, nda), ma è difficile perché tutti i tuoi amici lo usano. La tua famiglia lo legge e ti sostiene, vuole il meglio per te. Non vogliono vedere il loro collega, marito o padre, massacrato da tutti i giornali o social, quindi è dura perché, mentalmente, stavo attraversando un brutto momento”, ha spiegato il 29enne.
“È difficile, ma è qualcosa con cui ho imparato a convivere, soprattutto da quando sono allo United e, più esperienza acquisisci, più invecchi, meglio impari a gestire queste cose”, ha concluso Jones, il cui inferno per un grave infortunio al ginocchio è finito. Presto, mister Solskjaer potrebbe dargli dei minuti in campo e magari Phil sarà celebrato proprio dai social…
© RIPRODUZIONE RISERVATA