Cosa hanno in comune Juan Mata, Eric Cantona, Edgar Davids e Shinji Kagawa? Quasi nulla, tranne il fatto di essere stati, in modalità ed epoche diverse, dei veri artisti del pallone. Ma ora i quattro campioni si sono uniti in un sodalizio artistico vero e proprio. Dal 4 luglio al 24 agosto sono tra i protagonisti della "Football City, Art United", una mostra che si tiene al Festival Internazionale di Manchester (MIF25), dove calcio e arte si connettono profondamente tra loro.
L'INIZIATIVA
Mata, Davids e Cantona: il calcio diventa arte al Festival di Manchester

Mata, attualmente in forza in Australia con la maglia del Western Sydney, è tornato a Manchester (dove ha militato con lo United tra il 2014 e il 2022) in questi giorni. E qui svolge il ruolo di curatore del progetto: "Si può trovare tanto calcio, tanta arte e una connessione che non credo si sia mai vista prima", ha spiegato lo spagnolo durante l'inaugurazione.
Cantona racconta il paradosso della fama. Mata lo elogia: "Lui è un vero artista"
—La mostra in totale ospita 11 opere realizzate da altrettanti calciatori e artisti. Di Cantona, che ha collaborato con Ryan Gander, ad esempio si potrà ascoltare "Le Temps Passe", una canzone da lui scritta e che parla in modo struggente dello scorrere del tempo. In palio per i visitatori, con estrazione a sorte, ci sarà anche la. riproduzione del biglietto dell'ultima apparizione di Cantona in Premier League con il Manchester United all'Old Trafford nel 1997. Il tutto per spingere gli ospiti della mostra a riflettere sui paradossi della celebrità.

"Tutti quelli che fanno parte della nostra squadra ideale, come la chiamo io, l'hanno accolta molto bene, e se c'è un giocatore che rappresenta l'essere un artista, è proprio lui, Eric Cantona. Tutto ciò che ha fatto nella sua carriera, e soprattutto da allora, con la recitazione, la musica, il teatro. È davvero versatile", ha spiegato ancora Mata.
Davids e l'adrenalina sotto il tunnel, Kagawa parla di sé con un fumetto manga
—Per il resto, Edgar Davids ha realizzato insieme a Paul Pfeiffer "Crowds and Power" un'installazione sonora. L'opera, un tunnel, segna l'ingresso alla mostra: un passaggio dove suono, vibrazioni e luce trasportano lo spettatore in un mondo che si estende tra lo spogliatoio e il campo. Il tutto trae ispirazione da stadi iconici come San Siro, per esplorare l'attesa e l'adrenalina che accompagnano l'ingresso in campo, nonché il percorso mentale ed emotivo dei singoli calciatori.
Kagawa invece si è unito al celebre mangaka giapponese Chikyuu no Osakana Ponchan. I due hanno raccontato la storia e la carriera del calciatore attraverso un fumetto manga. Al centro c'è il concetto di "intangibile": tutti quei momenti che sfidano la logica, gli individui che superano le avversità, così come i momenti impossibili da descrivere.
"Si tratta di collegare questi due mondi che storicamente sono stati separati, ma in cui si può trovare divertimento, si può trovare suono, si possono trovare cose visivamente molto potenti. Era qualcosa di necessario", ha concluso Mata.
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