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Mbappé, arriva il conto salato: quasi metà dello stipendio al fisco spagnolo. Il motivo

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Mbappé dovrà versare il 45% del suo ingaggio al fisco spagnolo, ma la nuova normativa fiscale a suo nome gli garantirà vantaggi sulle imposte grazie agli investimenti effettuati in Spagna
Stefano Sorce
Stefano Sorce

La prima stagione di Kylian Mbappé come giocatore del Real Madrid si chiude anche sul piano fiscale. Il campione francese, protagonista indiscusso sul campo e capocannoniere della Liga, dovrà infatti versare all’erario spagnolo circa 14,5 milioni di euro in tasse, pari al 45% del suo ingaggio lordo. Secondo un’analisi condotta da TaxDown, Mbappé percepisce un salario annuo lordo stimato intorno ai 32 milioni di euro.

Su questa cifra si applicheranno le aliquote più alte dell’IRPEF spagnolo: il 24,5% di tassa statale per redditi superiori a 300.000 euro, più un ulteriore 20,5% a livello regionale, essendo residente nella Comunità di Madrid. Oltre allo stipendio, Mbappé ha altre fonti di reddito importanti, come i guadagni derivanti da campagne pubblicitarie e dai diritti di immagine, che beneficiano di una tassazione agevolata al 28% se dichiarati come dividendi attraverso società. Come ogni contribuente residente in Spagna, Mbappé sarà tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi e a versare l’IRPEF.

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La “legge Mbappé” e le agevolazioni fiscali per investimenti

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Un aspetto interessante è che il fuoriclasse francese potrà beneficiare della cosiddetta “legge Mbappé”, approvata a fine 2024 e pensata proprio per attrarre in Spagna contribuenti di alto profilo che trasferiscono la loro residenza fiscale nel Paese dopo almeno cinque anni all’estero. Questa normativa concede una detrazione del 20% sull’IRPEF regionale per gli investimenti effettuati sia in territorio spagnolo sia all’estero, a patto che non vengano destinati a paradisi fiscali.

Per usufruire di tali agevolazioni, Mbappé dovrà continuare a vivere a Madrid e mantenere gli investimenti per almeno sei anni, confermando così il suo legame con il Real Madrid e con la Spagna.

Le parole di TaxDown

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Paula Urcera, esperta fiscale di TaxDown, sottolinea l’importanza di considerare tutte le entrate di personalità come Mbappé: “Quando si parla di cifre così elevate, non bisogna guardare solo allo stipendio da club, ma anche ai guadagni da sponsor, campagne pubblicitarie e diritti di immagine”.

La stagione di Mbappé si chiude quindi con un bilancio molto positivo anche a livello economico e fiscale, ma la conferma del suo impegno in Spagna sarà decisiva per sfruttare appieno le agevolazioni fiscali pensate per lui.