A rappresentare il Brasile al Mondiale per Club ci sarà il Botafogo. Il Fogão, uno dei club con più tradizione nel paese Verdeoro, fa parte del gruppo B, con Psg, Atletico Madrid e Seattle Sounders. Scopriamo quindi la storia della società bianconera e i giocatori che prenderanno parte alla manifestazione.
Brasile
Mondiale per Club, ecco i campioni del Sudamerica: il Botafogo

La storia del Botafogo
—Il Botafogo ha sede a Rio de Janeiro, nell’omonimo quartiere della città. Nasce nel 1894 come Club de Regatas, il nome che veniva attribuito a tutte le società create per il canottaggio. Si tratta di un tratto che caratterizza gran parte dei club brasiliani, compresi Fluminense e Flamengo, principali rivali dei bianconeri.

Il calcio diventa centrale dieci anni dopo, nel 1904. C’è anche un po’ d’Italia nella scelta dei colori del neonato Botafogo. Itamar Tavares, uno dei fondatori, tifava Juventus: in onore della Vecchia Signora ecco quindi il bianco e il nero. Il logo scelto, invece, è una stella bianca su sfondo nero. Lo stemma rimarrà questo per tutta la storia del club, motivo per cui un altro soprannome della squadra è “Stella Solitaria”.
ll club di calcio e di canottaggio, che avevano in comune nome, quartiere e colori, si fondono nel 1942. Nel corso dei decenni tante leggende hanno vestito la maglia del Botafogo. C’è Heleno de Freitas, il leggendario Garrincha, Didi, quello del tridente Didì-Vavà-Pelè, ma anche Jairzinho. E in tempi più recenti anche Clarence Seedorf ha giocato con la maglia bianconera.

La vittoria in Copa Libertadores e l'avvio di stagione complicato
—Il Botafogo si presenta ai nastri di partenza del Mondiale per Club fresco di due titoli. Il primo è il titolo di campione del Brasile, vinto davanti al Palmeiras e al Flamengo. Il secondo è ancora più importante: la Copa Libertadores. In una finale rocambolesca e tutta brasiliana con l’Atletico Mineiro, il Fogão è rimasto in 10 dopo appena 2 minuti. Nonostante ciò, al Monumental, i bianconeri sono riusciti a passare in vantaggio al 44’ con Luiz Henrique. Poi il raddoppio di Telles, a cui il Galo ha risposto con Vargas. Infine, nel recupero, Junior Santos ha siglato il gol della festa e del definitivo 1-3.
In questa stagione il Botafogo non è partito bene. Ha salutato Artur Jorge, l’allenatore dello scorso "double", per divergenze con il presidente Textor. Ha perso la Recopa Sudamericana contro il Racing. Ha faticato in campionato. Poi, l’arrivo di Renato Paiva in panchina ha ridato stabilità a una squadra che aveva perso i punti di riferimento.

In inverno sono usciti Almada, direzione Lione, club di cui Textor è proprietario, e Luiz Henrique, il centravanti della Libertadores. Oltre a loro, hanno salutato anche Tiquinho Soares, Junior Santos, Nascimento e tanti altri. In entrata, invece, ecco Rwan Cruz, Artur, Santi Rodriguez e, adesso, Montoro, Arthur Cabral e Correa.
I protagonisti e le prospettive del Botafogo
—Il reparto più interessante è sicuramente quello offensivo: oltre a Cabral e a Correa c’è Igor Jesus, centravanti forte fisicamente e molto potente. Meritano menzione anche Rwan Cruz e il trequartista Jefferson Savarino. Alle loro spalle c’è un mediano che l’Italia ricorda bene, Allan. In difesa, poi, altre due conoscenze del nostro calcio: Bastos e Alex Telles. Infine, occhio anche a un centrale di esperienza come Alexander Barboza.
Il capitano è Marlon Freitas, centrocampista che si alterna con Allan e Gregore per gestire i ritmi dei bianconeri, mentre il portiere è John Victor. L’estremo difensore brasiliano è uno dei migliori del panorama calcistico latinoamericano.

Dal punto di vista tattico il Botafogo è una squadra che cura bene la fase difensiva: ha subito infatti solo 7 gol in 11 partite in questo Brasileirao. Il modulo è un 4-2-3-1, ma attenzione a una possibile variazione più offensiva con i nuovi acquisti. Correa in particolare potrebbe essere davvero incisivo in campo aperto, con la squadra di Paiva che ama ribaltare il fronte di gioco in breve tempo.
Il girone del Botafogo potrebbe essere effettivamente troppo duro per i brasiliani: in tal senso sarà decisiva la sfida contro i Seattle Sounders alla prima giornata, il 16 giugno. Ottenere tre punti è di vitale importante per rimanere con il fiato sul collo contro Atletico Madrid e Psg, contro cui i bianconeri giocheranno in seguito. In ogni caso, il club di John Textor è la quasi sicuramente la terza forza del girone.
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