La Spagna di Luis de la Fuente si prepara ad affrontare Georgia e Bulgaria senza uno dei giocatori che ha fatto la storia recente: Alvaro Morata. L’attaccante del Como, per anni il riferimento offensivo della Roja, non compare nella lista dei convocati del Commissario Tecnico, che ha preferito affidarsi a Samu Omorodion come nuovo numero 9. Una scelta che non passa inosservata, considerando che Morata è stato una costante in nazionale, anche nei suoi momenti di forma altalenante con i club.
Fine di un ciclo
Morata fuori dalla lista di De la Fuente: c’è clima di addio alla Nazionale?

Morata: nessun infortunio, solo prestazioni opache
—La decisione non pare legata a problemi fisici. Morata ha giocato cinque partite in questa stagione con il Como di Cesc Fàbregas, ma il suo contributo è stato minimo: un solo assist e nessuna rete. Numeri lontani da quelli che ci si aspetta da un centravanti titolare della Spagna, specialmente in vista del percorso di qualificazione al Mondiale del 2026. Il CT ha dunque scelto di guardare avanti, affidandosi a un profilo più giovane e dinamico.
Eppure, parlare di Morata significa parlare di un pezzo di storia recente della Roja. Con 87 presenze e 37 gol, l’ex Juventus e Milan è il quarto miglior marcatore di sempre della nazionale spagnola. Capitano e simbolo dell’Europeo vinto nel 2024, Morata ha rappresentato una garanzia costante sotto porta, anche quando a livello di club attraversava momenti complicati.

Il centravanti compirà 33 anni e più volte ha lasciato intendere la possibilità di ritirarsi dalla nazionale. Tuttavia, finora aveva sempre scelto di rimanere a disposizione. Tutti i commissari tecnici passati, da Del Bosque a Luis Enrique, hanno continuato a puntare su di lui. Questa esclusione, invece, sembra avere un sapore diverso: non un semplice turno di riposo, ma forse un cambio che apre un nuovo ciclo per la maglia di attaccante della Spagna.
Samu al centro del progetto
—La scelta di De la Fuente di promuovere Samu come riferimento offensivo è un segnale chiaro: la Spagna guarda al futuro. Il giovane attaccante avrà l’occasione di dimostrare di poter reggere il peso del ruolo, consapevole che la concorrenza è altissima. Resta da capire se questa sarà una staffetta definitiva o se Morata potrà rientrare in corsa, magari in vista delle prossime competizioni.

La domanda rimane aperta: l’assenza di Morata è solo un episodio o il preludio alla fine della sua avventura in nazionale? Per il momento, la Spagna volta pagina, ma il nome del suo ex numero 9 continua a pesare, come testimoniano i numeri e i trofei conquistati. Il campo, e forse il tempo, daranno la risposta definitiva.
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